Elena Bonetti (foto LaPresse)

Il cassetto di Elena Bonetti (e il suo cilindro?)

Redazione

Via il ddl Pillon, ok. Ma cosa farà la ministra su famiglia e adozioni arcobaleno?

Se intendeva essere tagliente lo è stata, anzi tranchant. Se voleva mandare un messaggio tattico, al suo elettorato e anche a quello gemello diverso del M5s, è arrivato. La ministra delle Pari opportunità e per la famiglia Elena Bonetti, renziana di area Agesci, ha scelto Twitter per silurare il ddl Pillon, una delle bandiere valoriali care (a parole) alla Lega: “Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl Pillon? Non mi sono informata, ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto”.

 

Il disegno di legge presentato al Senato dall’avvocato leghista e organizzatore del congresso di Verona riguarda l’affido condiviso dei figli ed è risultato estremamente controverso (non piace neppure alla Cei e al mondo cattolico). Intende introdurre l’istituto della mediazione familiare e renderebbe obbligatorio un “piano genitoriale concordato” che andrebbe oltre quanto ora viene stabilito dai giudici. Infine imporrebbe la parità di tempo che i figli dovrebbero trascorrere con l’uno e l’altro genitore. Che un progetto così forzoso venisse alla prima occasione accantonato sta nella logica delle cose (del resto era già chiuso nel citato cassetto) e non è un dramma.

 

Poi si tratta di valutare l’effettiva direzione e portata della dichiarazione della neo ministra. Cattolica di sinistra, è nota fin qui più che altro per aver contribuito a stendere un documento dell’Agesci in cui si chiedeva alla chiesa “maggiore apertura riguardo a temi quali omosessualità, divorzio, convivenza”. Considerando che l’idea di legalizzare le adozioni per le “famiglie arcobaleno” non è mai uscita dall’agenda della sinistra, si vedrà se a un disegno forzosamente ideologico vorrà sostituirne un altro. Al momento Avvenire le ha dato fiducia, in una intervista la ministra ha lanciato l’idea di una “legislatura del Family Act”, che rimetta “al centro l’investimento sull’educazione e sulle famiglie”. Ovviamente siamo fermi alle parole e agli asili nido gratis. Non molto, ma almeno ci si muove su terreni meno spigolosi. Da docente universitaria di Matematica, Bonetti sa fare i conti. Aprire un contenzioso ideologico sulla famiglia andando contro il sentiment dell’agguerrito elettorato della destra, può essere un gioco a somma sottozero.

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