La Corte di Assise di Massa ha assolto Marco Cappato e Mina Welby, imputati per aiuto al suicidio di Davide Trentini, “perché il fatto non sussiste”. Cappato e Welby avevano accompagnato in Svizzera Trentini dove gli è stata praticata l’eutanasia. Il pubblico ministero Marco Mansi aveva chiesto una condanna, ma lo aveva fatto in un modo singolare, affermando che “il reato di aiuto al suicidio esiste, ma credo ai loro nobili intenti. È stato compiuto un atto nell’interesse di Davide Trentini, a cui mancano i presupposti che lo rendano lecito”.
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