La Camera dei deputati ha approvato il tanto atteso disegno di legge contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo, l’ormai noto “ddl Zan”. Alla fine termina con un compromesso, l’inserimento di una “clausola salva idee” a tutela della libertà di espressione. E’ lampante lo scivolone con l’inserimento nella legge della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità. Si mette de facto sullo stesso piano la questione omosessuale all’eventuale dileggio e offesa per un impedimento fisico, con il rischio di trasformare l’Lgbt in una minoranza da tutelare come se avesse un handicap. “Salve idee”… Ma neanche troppo.
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