L’Argentina, il paese di Papa Francesco, è il più grande dell’America latina a legalizzare l’interruzione di gravidanza. La legge consentirà l’aborto su richiesta fino a quattordici settimane di gravidanza. Un forte movimento femminista, “Ni una menos”, che significa non una donna di meno, si era coalizzato attorno alle questioni dell’aborto e della violenza contro le donne ed è stato la forza trainante di questo storico movimento di legalizzazione. Complice l’elezione lo scorso anno di un presidente di centrosinistra, Alberto Fernández. Papa Francesco si è espresso contro, lodando pubblicamente un gruppo di donne provenienti dai quartieri poveri per il loro attivismo contro l’aborto. L’Argentina si unirà dunque idealmente a Uruguay, Cuba e Guyana, gli unici paesi dell’America latina a consentire l’aborto su richiesta. Fino a ieri, Buenos Aires lo consentiva solo in caso di stupro o se la gravidanza rappresentava un rischio per la salute della donna.
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