Editoriali
Dal Kansas arriva il primo stop all'abrogazione dell'aborto negli Stati Uniti
La vittoria nello stato conservatore dopo la sentenza della Corte Suprema
Quei bigotti del Kansas, “una delle meraviglie culturali del Grande rigurgito”, secondo Thomas Frank, autore di “What’s the Matter with Kansas?”. Gli elettori del Kansas hanno respinto una proposta di emendamento costituzionale che avrebbe posto fine alle protezioni per l’aborto, nel primo referendum sulla questione da quando la Corte Suprema ha eliminato il diritto all’aborto a livello federale cancellando la sentenza Roe vs Wade. Il voto, in uno stato per lo più conservatore, è una vittoria politica dei sostenitori del diritto all’aborto settimane dopo la loro clamorosa sconfitta alla Corte Suprema. Il Kansas è stato il primo di una serie di campi di battaglia politici e la vittoria ha dimostrato che gli elettori anche negli stati di tendenza conservatrice sono diffidenti nei confronti delle nuove restrizioni sull’aborto. I numeri della contea di Johnson, la più grande dello stato, raccontano la storia. La contea ha votato per il 53 per cento a favore di Biden alle elezioni presidenziali del 2020. Ma il 68 per cento degli elettori della contea ha respinto l’emendamento sull’aborto, con un’affluenza che ha superato le tipiche aspettative elettorali del Kansas.
E’ probabile che altri stati, tra cui Michigan, California e Kentucky, a novembre votino simili ballottaggi che propongono di indebolire o rafforzare le protezioni per l’aborto. Altri stati voteranno ed è possibile che alcuni abbattano o rafforzino il diritto all’interruzione della gravidanza. Da un lato, il voto dimostra che non c’è tutto questo sostegno a un divieto totale dell’aborto. Dall’altro lato, che la decisione della Corte Suprema che ha ribaltato la Roe vs Wade non era sull’aborto in sé, ma sulla sua costituzionalità. La decisione torna agli stati e forse non è poi la fine del mondo.