Il Vaticano arruola Marino, Pizzarotti e De Magistris per fornire consigli su etica ambientale e schiavitù
Roma. E’ attivo e fa proseliti il nuovo Centro di etica ambientale aperto dai gesuiti di Monaco di Baviera. Ogni lunedì sera, lezioni su gestione delle risorse, giustizia internazionale e princìpi fondamentali di ambientalismo. E’ il leitmotiv del momento: dopotutto, nelle Filippine la Compagnia ha deciso di riconvertire gli immobili di proprietà in case ecosostenibili, allo scopo di “riconciliarci con la natura”. Il direttore dell’istituto bavarese, il professor Michael Reder è entusiasta del progetto: “Ormai c’è molta conoscenza sui cambiamenti climatici e la giustizia globale. Ma vi è molta rassegnazione, perché nulla si muove. Ci siamo preoccupati troppo dal punto di vista tecnologico e non ci siamo interrogati sui princìpi”, ha detto. Ecco perché “è necessario un cambiamento di cultura”. Di nominare la trascendenza, neanche a parlarne. Vladimir Solov’ev aveva previsto tutto in “I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo”, se è vero che il professor Reder ha anche insistito molto sulla necessità di potenziare i corsi sulla giustizia globale come corollario all’approfondimento dei cambiamenti climatici. E’ un tema che anche ieri ha impegnato augusti luminari nella cornice della sala stampa vaticana, ove è stato presentato il workshop sulla moderna schiavitù e il cambiamento climatico. C’erano perfino i sindaci, che secondo il presidente della Pontificia accademia per le scienze sociali, l’arcivescovo Marcelo Sánchez Sorondo, potranno dare consigli “per trovare le migliori pratiche a favore del contenimento dei cambiamenti climatici e l’eliminazione delle nuove forme di schiavitù”. A consigliare la chiesa cattolica, per l’Italia, c’erano tra gli altri Ignazio Marino, Luigi De Magistris, Giuliano Pisapia e Federico Pizzarotti. Rappresentati anche i Podemos spagnoli, con l’alcaldesa madrilena Manuela Carmena, fresca d’elezione.
Anche mons. Sánchez Sorondo, quasi si fosse in un’aula universitaria, ha spiegato che ci sono “diversi studi, disponibili gratuitamente sul nostro sito web” da cui s’evince “che siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico”. Tale riscaldamento, ha aggiunto il presule, “è stato accompagnato dal costante innalzamento del livello del mare”, cosa che “è difficile non mettere in relazione con gli eventi meteorologici estremi come siccità prolungate, ondate di calore e tempeste distruttive”.
[**Video_box_2**]L’umanità, dunque, deve “prendere atto della necessità dei cambiamenti degli stili di vita” per “combattere questo riscaldamento”. E comunque, ha aggiunto, “questi fenomeni climatici indotti dagli esseri umani, insieme alla cultura del relativismo, spingono una persona ad approfittare di un’altra come un mero oggetto, obbligandola a lavori forzati o riducendola in schiavitù”. Si tratta, insomma, della “stessa logica che porta a sfruttare sessualmente i bambini o ad abbandonare gli anziani che non servono ai propri interessi”.
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