La chiesa tra Madre Terra e l'enciclica
I prossimi 10 e 11 settembre, si terrà a Roma, presso l’Istituto patristico Augustinianum, un meeting internazionale su “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici”, sottotitolo “verso Parigi 2015”. A Parigi, tra fine novembre e inizio dicembre, avrà luogo la ventunesima conferenza sul clima organizzata dall’Onu. Al convegno romano parleranno in molti sostenitori dello sviluppo sostenibile, qualche religioso, personalità politiche tra cui la socialista francese Ségolène Royal, il tecnocrate con la passione di raddrizzare il mondo Jeffrey Sachs (sostenitore convinto della pianificazione famigliare fatta a colpi di contraccettivi), il vegetariano Nicholas Stern, economista autore del rapporto che nel 2006 fece fare un salto di qualità all’allarmismo catastrofista attorno al tema del riscaldamento globale, alcuni responsabili di ong umanitarie, e il presidente ad interim dell’Ipcc (il predecessore, Rajendra Pachauri, è stato travolto da uno scandalo sessuale).
A conclusione dei due giorni di lavori, è previsto un collegamento in streaming con Papa Francesco che parlerà del “tema della crisi climatica”. Dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’, nel mondo vaticano, cattolico e cristiano in generale, si assiste a una corsa – spesso scomposta – per apparire il più ambientalisticamente corretti possibile. Sembrerebbe infatti che nell’agenda di alcune conferenze episcopali si attenda con più tensione la conferenza sul clima di Parigi che non il Giubileo, tanto che i vescovi tedeschi hanno organizzato un “pellegrinaggio ecumenico” verso la capitale francese per sensibilizzare i leader del mondo ad agire per fermare i cambiamenti climatici. Lourdes evidentemente è passata di moda. La Caritas intanto – lo riportava nei giorni scorsi la Nuova Bussola Quotidiana – ha sottoscritto una Dichiarazione per la “giustizia climatica”, il cardinale filippino Louis Antonio Tagle sta raccogliendo firme per chiedere al summit di Parigi di contenere il global warming, e sempre più spesso si sente parlare – anche da uomini di chiesa – di “Nostra Madre Terra”: il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura, è stato immortalato in un video in cui partecipa a un girotondo paganeggiante attorno al feticcio di Pacha Mama. Improbabile che Papa Francesco intendesse suggerire proprio questo nell’enciclica. Ma forse sostituire la Lettura di San Paolo con un passo della Laudato si’ durante la messa della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, come ha fatto martedì scorso il Pontefice, non aiuta a evitare certe derive.
Vangelo a portata di mano