Il giovedì santo di Papa Francesco: “La Chiesa non sia rigida"
Il Pontefice apre il triduo pasquale con la messa crismale. Nel pomeriggio la lavanda dei piedi nel carcere di Paliano
Roma. Con la messa crismale celebrata nella basilica vaticana, si sono aperte le celebrazioni che porteranno, sabato sera sempre in San Pietro, alla Veglia pasquale nella Notte Santa, “la madre di tutte le veglie”. Questa mattina, nell’omelia, il Papa s’è soffermato su tre punti, le “tre grazie del Vangelo”, che nessuno “cerchi di separare: la verità non negoziabile, la sua misericordia incondizionata con tutti i peccatori e la sua gioia intima e inclusiva”. “Non può essere presuntuosa l’evangelizzazione”, ha sottolineato Bergoglio, né “può essere rigida l’integrità della verità”.
Nel pomeriggio, alle 16.30, il Pontefice si recherà nella casa di reclusione di Paliano, in provincia di Frosinone (e diocesi di Palestrina) per celebrare la messa in Coena Domini con il rito della lavanda dei piedi. Sarà un momento strettamente privato, hanno confermato dal Vaticano, come è accaduto anche negli anni scorsi, quando il Papa ha celebrato la messa nella Cena del Signore nel carcere minorile di Casal del Marmo (2013), alla Fondazione Don Carlo Gnocchi (2014), a Rebibbia (2015) e presso il Centro di Accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto, l’anno scorso.
Programma fitto anche per domani, Venerdì Santo. Nel pomeriggio, alle 17.00, la Celebrazione della Passione del Signore, mentre alle 21.15 è in programma la tradizionale Via crucis al Colosseo. Sabato, alle 20.30, la Veglia pasquale, mentre domenica alle 10.00 la messa del giorno sul sagrato di San Pietro. Alle 12.00 la consueta benedizione Urbi et orbi.
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