Il mix letale per l'Europa secondo Benedetto XVI
Ratzinger a un convegno in suo onore: "Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello stato e il sorgere di uno stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici conducono il nostro tempo in una situazione esplosiva"
Il titolo del simposio organizzato dalla Conferenza episcopale polacca per i novant’anni del Papa emerito aveva per titolo “Il concetto di stato nella prospettiva dell’insegnamento del Cardinal Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, e quest’ultimo, dal buen retiro dei Giardini vaticani, ha spedito un messaggio che riassume in una manciata di righe il suo pensiero in proposito. Non solo, perché quella di Benedetto è una fotografia lucida sullo stato presente dell’Europa. “Il tema scelto – ha scritto Ratzinger – porta autorità statali ed ecclesiali a dialogare insieme su una questione essenziale per il futuro del nostro continente. Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello stato e il sorgere di uno stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici conducono il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno. Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle”.
Il Pontefice emerito ha voluto sottolineare che il futuro dell’Europa passa solo dalla comprensione che un mix esplosivo la sta portando alla distruzione: l’ateismo (secolarismo spinto alle estreme conseguenze, dove del quaerere Deum che segnò la fortuna dell’occidente non v’è più traccia) e l’emergere sempre più prepotente del radicalismo religioso insito nei movimenti islamistici. Cioè della deriva politica di una precisa religione. Parole non troppo frequenti, oggi, nell’occidente alla ricerca dell’identità perduta.
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