Vescovi tedeschi contro il crocifisso nei luoghi pubblici. Il nunzio in Austria: "Si vergognino"
Il cardinale Reinhard Marx è il capofila dell'opposizione alla scelta del governo bavarese di far esporre in tutti i luoghi pubblici il simbolo cristiano. Insorge il rappresentante della Santa Sede in Austria: "Che tristezza"
Roma. "Come nunzio e rappresentante del Papa, sono rattristato e mi vergogno che quando si mostra la croce in un paese confinante con l'Austria siano proprio i vescovi e i sacerdoti a criticare questa decisione. Che vergogna, è inaccettabile". A parlare così è stato l'arcivescovo Peter Zurbriggen, nunzio apostolico in Austria durante un intervento all'abbazia di Heiligenkreuz, lo scorso 1° maggio. Il diplomatico vaticano (in carica) ha così risposto alle critiche del cardinale arcivescovo di Monaco, Reinhard Marx, che si era detto contrario alla decisione del neo ministro-presidente della Baviera, il cristiano-sociale Markus Söder, di appendere i crocifissi in tutti i luoghi pubblici del Land.
Il cardinale Marx, che è anche presidente della Conferenza episcopale tedesca nonché titolare di altri svariati incarichi in patria e in Vaticano, ha detto alla Süddeutsche Zeitung che questa decisione causa "divisione, agitazione e conflitto". La Conferenza episcopale, sul proprio sito, ricorda che lo stato è neutrale e laico. Durissimo il commento del segretario generale della Csu, secondo il quale le critiche dei vescovi fanno parte di una "alleanza empia di nemici della religione e di rinnegati".
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