Viva il Papa contro i “sicari abortisti”
“L’aborto è un problema umano, la fede non c’entra”, ha detto Francesco
Al mondo piace quando il Papa parla di combustibili fossili, saluta sbrigativamente con un simpatico “adelante” la giovane Greta Thunberg a margine dell’udienza generale in piazza San Pietro e incanta le folle a colpi di “chi sono io per giudicare?”. Piace molto di meno quando tuona contro l’aborto con lessico poco consono alle sacre e paludate stanze vaticane. Sabato scorso, intervenendo al convegno “Yes to life”, mettendo da parte il discorso scritto, ha chiesto: “E’ lecito eliminare una vita umana per risolvere un problema? Seconda domanda: è lecito affittare un sicario per risolvere un problema? A voi la risposta. Questo è il punto”. “Non è lecito. Mai, mai eliminare una vita umana né affittare un sicario per risolvere un problema”. L’aborto – ha aggiunto Francesco – “non è mai la risposta che le donne e le famiglie cercano”. Ancora, “nessun essere umano può essere mai incompatibile con la vita, né per la sua età, né per le sue condizioni di salute, né per la qualità della sua esistenza. Ogni bambino che si annuncia nel grembo di una donna è un dono, che cambia la storia di una famiglia: di un padre e di una madre, dei nonni e dei fratellini. E questo bimbo ha bisogno di essere accolto, amato e curato”. Tutto molto chiaro.
Non è la prima volta che il Papa parla di “sicari” a proposito di quanti procurano l’aborto, considerato che lo scorso ottobre durante un’udienza generale aveva detto che “interrompere una gravidanza è come fare fuori uno”. Il problema è che si guarda il problema da una prospettiva sbagliata, ha spiegato Bergoglio sabato: “Delle volte noi sentiamo: ‘Voi cattolici non accettate l’aborto, è il problema della vostra fede’. No: è un problema pre-religioso. La fede non c’entra. Viene dopo, ma non c’entra: è un problema umano. E’ un problema pre-religioso. Non carichiamo sulla fede una cosa che non le compete dall’inizio. E’ un problema umano”.
Vangelo a portata di mano