La chiesa e la libertà minacciata
Il vicepreside dell’Istituto Giovanni Paolo II si schiera con gli studenti
Le firme all’appello degli studenti dell’Istituto Giovanni Paolo II che hanno espresso “profondo sgomento” per i nuovi statuti che di fatto cancellano l’insegnamento di Giovanni Paolo II sono (a ieri sera) 647. La lista dei professori epurati è pubblica e al momento è a quota nove. La dimensione dello scontro in atto, che è talmente profondo da rendere impossibile anche alla potente grancassa mediatica vaticana di circoscrivere l’episodio alla solita battaglia dei presunti tradizionalisti opposti a Papa Francesco – dopo sei anni si potrebbe anche cambiare refrain – è data dall’intervista concessa dal vicepreside dell’Istituto, José Granados, al sito Religión confidencial. Granados conferma le purghe, notando che guarda caso è stato allontanato il gruppo dei docenti polacchi quasi al completo e si chiede come si potrà ora difendere l’eredità di Karol Wojtyla visto che i nuovi statuti sono in palese contrasto con quanto da lui voluto all’atto della fondazione dell’Istituto. Nonostante le rassicurazioni del preside mons. Pierangelo Sequeri date all’organo ufficiale, Vatican News, rapido nel riprendere il comunicato stampa dei vertici dell’istituto e silente nel dare voce anche ai presunti “dissidenti”. E’ il gioco delle parti.
Al di là delle scontate polemiche interne, vi è un problema di fondo, che il vicepreside Granados ha denunciato: “La libertà accademica di tutti gli insegnanti è minacciata. Siamo tutti di fronte allo stesso problema: potremmo essere espulsi, non perché neghiamo la dottrina della fede, che sarebbe cosa giusta, ma per aver seguito linee teologiche che le autorità universitarie non amano. Dovremmo – ha aggiunto – essere tutti allarmati da questo arbitrario esercizio di potere sulla natura del lavoro universitario: la discussione argomentativa in una comune ricerca della verità”. Un problema non da poco per un pontificato che ha fatto della parresia uno degli slogan prediletti.
Vangelo a portata di mano