la lettera
Benedetto XVI sugli abusi della Chiesa: "Non sono un bugiardo, chiedo perdono"
Il Papa emerito scrive una lettera per rispondere alle accuse di abusi sessuali nella diocesi di Monaco e Frisinga. "Esprimo la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono"
"Mi ha profondamente colpito che la svista sia stata utilizzata per dubitare della mia veridicità, e addirittura per presentarmi come bugiardo" scrive nella sua lettera il Papa emerito Benedetto XVI in risposta alle contestazioni che gli sono state rivolte nel rapporto sugli abusi sui minori a Monaco. "Nel lavoro gigantesco di quei giorni – l’elaborazione della presa di posizione – è avvenuta una svista riguardo alla mia partecipazione alla riunione dell’Ordinariato del 15 gennaio 1980. Questo errore, che purtroppo si è verificato, non è stato intenzionalmente voluto e spero sia scusabile. Ho già disposto che da parte dell’arcivescovo Gänswein lo si comunicasse nella dichiarazione alla stampa del 24 gennaio 2022".
Come gia osservato dal Foglio Benedetto XVI non ha mai nascosto di aver partecipato alla riunione in cui si discusse la vicenda, nella sua autobiogradia, a pagina 1.051 dell’edizione italiana di Una vita (Garzanti), dice che in veste di vescovo, durante una riunione del Consiglio dell’ordinariato nel 1980 aveva soltanto acconsentito ad accogliere il sacerdote in questione a Monaco affinché potesse sottoporsi a sedute di psicoterapia. Papa Ratzinger nella sopracitata lettera aggiunge poi "In tutti i miei incontri, soprattutto durante i tanti Viaggi apostolici, con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti, ho guardato negli occhi le conseguenze di una grandissima colpa e ho imparato a capire che noi stessi veniamo trascinati in questa grandissima colpa quando la trascuriamo o quando non l’affrontiamo con la necessaria decisione e responsabilità, come troppo spesso è accaduto e accade. Come in quegli incontri, ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono. Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. Tanto più grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori che si sono verificati durante il tempo del mio mandato nei rispettivi luoghi. Ogni singolo caso di abuso sessuale è terribile e irreparabile. Alle vittime degli abusi sessuali va la mia profonda compassione e mi rammarico per ogni singolo caso".
Vangelo a portata di mano