Editoriali
La Chiesa tedesca rompe con Papa Francesco
Il Cammino sinodale dà il via libera alla benedizione delle coppie gay
Il Cammino sinodale tedesco ha deliberato il via libera alla benedizione delle coppie omosessuali. Benedizione ammessa anche per i divorziati risposati civilmente. Il voto dell’assemblea riunita a Francoforte è stato plebiscitario: più del 92 per cento dei partecipanti si è espresso a favore, compreso l’81 per cento dei vescovi (come è noto, i contrari al percorso sinodale in Germania, fra i prelati, si contano sulle dita di una sola mano). Saranno predisposti volantini e adeguati sussidi liturgici in modo da istruire i sacerdoti, che d’ora in poi non affronteranno più conseguenze disciplinari.
Il vescovo di Essen, mons. Franz-Josef Overbeck, da sempre uno dei più determinati a riformare l’Istituzione ecclesiastica, parla apertamente di autonomia della Chiesa tedesca: “Penso che noi dobbiamo rispondere in modo diverso nel nostro paese” alle questioni più sentite dal popolo fedele. Delinea, Overbeck, una sorta di autocefalia à la ortodossa, insomma.
Il testo approvato è più moderato rispetto alla versione originaria, ma la sostanza non cambia: il guanto di sfida è stato gettato e Roma ne è la destinataria. Il via libera di Francoforte smentisce il responsum della Congregazione per la dottrina della fede (approvato dal Papa in persona) risalente al 22 febbraio del 2021. In quell’atto ufficiale, si chiariva che “la Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso”. Un parere negativo che aveva fatto rumore e provocato veementi reazioni proprio in Germania, con sacerdoti (e vescovi) che a mezzo stampa facevano intendere di volere andare avanti secondo le loro convinzioni, anche in opposizione alla volontà del Pontefice. Si vedrà ora cosa farà Francesco, che non più tardi di un mese fa aveva detto che “l’esperienza tedesca non aiuta, perché non è un Sinodo, un cammino sinodale serio”.
Vangelo a portata di mano