Il trailer di Tag, il film che racconta l'incredibile storia vera di un gioco durato 23 anni
Warner Bros ha appena distribuito le prime immagini di un film basato su un gioco popolare che diventa una sfida molto particolare
Dalla misteriosa scatola di Jumanji a "Signori, il delitto è servito", che metteva su pellicola gli intrighi del celebre Cluedo. Di film basati sui giochi ne sono stati girati tanti: di solito hanno per protagonisti gli eroi dei videogiochi, come la saga di Lara Croft o Assassin's Creed, o universi nati per essere giocattoli, come G.I. Joe e le nuove animazioni Lego. Quello che la Warner Bros ha appena distribuito è però il trailer di un film basato su un gioco molto particolare, sebbene diffusissimo. Tag, il nuovo film con Jeremy Renner, Annabelle Wallis, Rashida Jones, Jon Hamm, Jake Johnson, Hannibal Buress ed Ed Helms è tratto da un'incredibile storia vera, raccontata nel 2013 da Wall Street Journal e Guardian: sono le vicende di un gruppo di amici che per ventitré anni si sono sfidati a "Ce l'hai", un gioco tradizionale diffuso in tutto il mondo, che in Italia è chiamato in svariate maniere: acchiapparella, darsela, toc toc, lupo e via dicendo. Nei paesi anglosassoni si chiama, appunto, Tag: “Tag, you're it” è la frase che si usa quando un giocatore tocca un altro. Per intendersi, è quel gioco in cui un giocatore insegue gli altri cercando di toccarne un altro e, se ci riesce, chi è stato toccato prende il suo posto. Uno dei (veri) partecipanti alla sfida ha spiegato come hanno fatto a far convivere gli impegni della vita adulta con un gioco per bambini: ci vogliono delle regole, cioè si gioca solo un mese all’anno e non si può "ridare" il tocco a chi te l'ha appena passato. Possono correre. Possono nascondersi. Ma, nper tutto maggio, non possono sfuggire alla prospettiva di diventare "it" e non si fermeranno fino a quando non riusciranno a rompere la serie vincente di un giocatore in particolare. Per questo gruppo di amici, "acchiapparella" è diventato una guerra. "Ora siamo uomini cresciuti, non corriamo come Usain Bolt, quindi i sotterfugi e le collusioni sono diventati le nostre armi. Le pianifichiamo undici mesi l'anno", ha spiegato Joe Tombari, uno dei giocatori. "Forse uno dei tag più inaspettati è stato durante i funerali del padre di Mike", ha aggiunto Joe. Durante il servizio, Mike sentì una mano sulla sua spalla e si voltò: "Sei tu", gli disse Joe. "Suo padre avrebbe approvato, perché trovava il nostro gioco esilarante". Il film sarà nelle sale degli Stati Uniti dal 15 giugno: per gli amanti delle commedie americane e delle storie eccentriche.
Politicamente corretto e panettone