Dall'archivio
Auguri, B.B.
Le 86 candeline della Bardot. Una raccolta di letture foglianti
Brigitte Bardot, B.B., oggi spegne 86 candeline. Una selezioni di articoli foglianti per festeggiare l'attrice, icona sexy degli anni 60 e protagonista della rivoluzione del costume. Addirittura Simone De Beauvoir ha dedicato un libricino (oggi introvabile) al mito irradiante della Bardot, il tutto corredato da una sfilata di fotografie da brivido della nostra eroina. ne scriveva qui Giampiero Mughini.
B.B. continua a fare discutere. Le “petites phrases” di cui parla Mughini sono quelle con le quali l'attrice ha criticato l'islamismo. Per esempio, nel 2016 ha scatenato furiose polemiche, implorando di fermare “questo Aid el Kebir umano”, paragonando lo sgozzamento di padre Jacques Hamel a opera dei terroristi dello Stato islamico alla festa sacra per i musulmani. Nel 2008, Bardot scrisse “sono stufa di essere succube di una popolazione che ci sta distruggendo e ci sta imponendo i suoi costumi”.
E anche lei, dopo Catherine Deneuve, è intervenuta nel dibattito sulle molestie sessuali scatenato dal caso Weinstein per criticare l'ondata di indignazione scatenata dal movimento #MeToo. A Paris Match ha detto: “Io non sono mai stata vittima di molestie. Ora ci sono molte attrici che fanno le gatte morte con i produttori per farsi sganciare un ruolo. Poi, per far parlare di loro, vengono a dire che sono state molestate”.
“Come tutte le mitologie, anche quella di Brigitte Bardot ha i suoi punti fermi e le sue icone sacre: l’intuito di Roger Vadim, l’invenzione di Saint Tropez, il cotone di Vichy a quadretti bianchi e rosa o bianchi e blu, B.B. sdraiata a cavalcioni sull’Harley Davidson di Gainsbourg, o l’apparizione, sfrontata e folgorante, delle sue chiappe en plein air incorniciate da Godard a Capri, nella villa Malaparte, in quel “Disprezzo” che la scaraventò dalle copertine di Paris Match nell’olimpo intellettuale della Nouvelle Vague”. Il formidabile racconto della storia d’amore tra Brigitte Bardot e l’Italia nel libro di Mauro Zanon.
Dalla bellissima Bardot, che fu icona cinematografica degli anni Sessanta, alla potente moglie del presidente Macron. Perché un nome, di origine celtica, segna ormai la storia di Francia