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Lina Wertmüller, una vita per immagini

La regista napoletana è morta stamattina a Roma all'età di 93 anni. Aveva diretto grandi classici del cinema italiano e l'Academy l'aveva insignita dell'Oscar alla carriera nel 2020

Redazione

È morta nella notte all'età di 93 anni la regista romana Lina Wertmüller. Tra i principali successi cinematografici che segnarono la storia della commedia italiana e furono diretti da lei figurano "Mimi' metallurgico ferito nell'onore" (1972), "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto" (1974), "Pasqualino settebellezze" (1975), per il quale fu la prima donna regista candidata all'Oscar, e ancora "Io speriamo che me la cavo" (1992).

 

Aveva ricevuto il premio Oscar alla carriera nel 2020 e nel 2019 la stella con inciso il suo nome era stata istallata sulla Walk of Fame di Hollywood. A conferma di quanto sia riuscita a conquistare non soltanto il pubblico italiano, ma anche quello internazionale grazie alle sue opere cinematografiche.

 

Il merito è stato anche del suo sguardo: grazie ad ironia e disincanto, dagli anni Sessanta del secolo scorso fino a oggi la cineasta ha indagato con passione artistica e spiccato senso critico i ruoli sociali dell'uomo e della donna, l'eterno dialogo tra nord e sud Italia, il confronto tra diverse classi sociali, restituendo un ritratto della società italiana eseguito con toni grotteschi e pungenti.

 

 

 

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