Al circo francese della politica economica

Redazione

Scontenti del dibattito italiano sulle scelte economiche del governo?  Emmanuel Martin ci ricorda che pure Oltralpe non va troppo meglio

di Emmanuel Martin
Direttore di Unmondelibre.org

    Il circo politico francese, questa settimana, è tornato a offrire uno spettacolo tristemente comico. Tra i nuovi trucchi ideati dal Presidente Nicolas Sarkozy e dalla sua maggioranza di governo per succhiare soldi dalle tasche dei contribuenti francesi c'è ora  l'"Iva sociale". Aumentando l'aliquota dell'Iva e contemporaneamente riducendo i contributi sociali (essenzialmente a carico del datore di lavoro), il governo sostiene che i posti di lavoro francesi saranno protetti: mentre l'aumento dell'Iva colpirà sia le società francesi che quelle straniere - è il ragionamento - soltanto le società nazionali beneficeranno della riduzione del costo del lavoro. In un momento in cui la disoccupazione ha raggiunto il livello record da 12 anni, "qualcosa deve essere fatto" - si dice - non importa quanto questo "qualcosa" appaia ridicolo...

    E' vero, certo, il costo del lavoro in questo paese è troppo elevato. Ma innanzitutto è troppo elevato perché abbiamo un salario minimo centralizzato che è decisamente troppo alto (60 per cento dello stipendio mediano) e quindi in certe aree del paese più povere e arretrate assumere semplicemente non conviene, specie alla luce delle rigidità delle leggi sul mercato del lavoro. Il costo del lavoro è troppo elevato anche perché il sistema di sicurezza sociale, finanziato perlopiù attraverso il lavoro, è troppo costoso e necessiterebbe di essere seriamente riformato.

    Questa "Iva sociale" è in realtà anti-sociale
    . Colpirà i più poveri. Il suo effetto sul numero dei posti di lavoro in un'economia non specializzata nel settore industriale sarà minimo. La norma dà l'impressione che "saranno gli stranieri a pagare", ma l'Iva è pagata dai francesi. E poi, come sempre in Francia, ogni problema viene "risolto" con una tassa in più!

    Ma perlomeno è divertente poter guardare i video del ministro del Lavoro, Xavier Bertrand, che solo l'anno scorso si scagliava contro l'ipotesi di aumentare l'Iva e che invece oggi la difende. Come è divertente ricordare il modo in cui il socialista Manuel Valls difendesse l'Iva la scorsa estate, mentre oggi - da quando il governo ha proposto di aumentare l'imposta indiretta - ne è diventato il suo più fiero oppositore! Il vero circo politico francese...

    di Emmanuel Martin
    Direttore di Unmondelibre.org