Elogio dell'ambulanza liberista

Redazione

    Oscar Giannino, giornalista e candidato alla premiership (full disclosure: fu anche fogliante), da ieri ha perlomeno un merito: aver fatto scendere in politica l'“ambulanza”. Infatti, commentando le proposte economiche del comico-politico Beppe Grillo, Giannino al Corriere.it ha detto: “Con le sue ipotesi, dall'Europa verrebbero a prenderci in ambulanza. Propone un'unica banca pubblica e i lavoratori proprietari delle imprese. La nazionalizzazione delle banche è una follia”. Chiamare in causa, seppure metaforicamente, il noto veicolo d'emergenza, è più che mai corretto nel dibattito odierno sulla politica economica. D'altronde, dopo che l'Italia ha appena evitato il precipizio finanziario, ancora nel pieno di una prolungata recessione dell'economia reale, con partner europei che nei prossimi mesi toccherà convincere con le buone (e un po' anche con le cattive) a riorientare le politiche comuni verso la crescita, pare davvero venuto il momento di etichettare come meritano alcune proposte illusorie e populistiche.

    (...) Se anche Giannino e i suoi non riuscissero a superare lo sbarramento del 4 per cento per entrare in Parlamento, qualche merito possono già vantarlo. La “lista di scopo” in questione, il cui scopo è quello di affamare la bestia pubblica, ha costretto i partiti concorrenti, nelle apparizioni pubbliche e radiotelevisive, a confrontarsi con numeri finora elusi nel dibattito pre-elettorale: la contabilità del debito pubblico da abbattere, la spesa pubblica da ridurre, le tasse da tagliare, eccetera. Per l'elettore questa è una buona palestra intellettuale, oltre che un rifugio elettorale che rimane una spanna sopra le altre opzioni simil-protestatarie.

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