Meno giovani in Ateneo? Nessun dramma
C'entra anche la demografia, forse
di Vale
Pubblichiamo un utile e intelligente commento di un lettore, apparso in calce a questo post sull'innovazione in Italia:
Collegando il discorso sull'innovazione con quello sui giovani. Nell'informatica e in altri campi il loro ruolo è stato ed è molto importante a livello mondiale, credo che non ci siano dubbi. Da un paio di giorni sul Corriere e altri organi risuonano lamentele sul calo delle nuove immatricolazioni all'università: in un decennio il 17%, ossia 58.000 unità, "l'equivalente di una Statale di Milano", ahinoi! Poi si sociologizza sulla crisi recente. E le statistiche demografiche? Coorte 18-34enni, nel 1995 erano >15 milioni, nel 2005 invece 12,5 milioni. Ossia il 17% in meno (un sesto), trend che continua, anzi accelera, contrastato soltanto dall'immigrazione. Per la sola via del "degiovanimento" il calo sarebbe già spiegato: fai meno figli, avrai meno studenti universitari. Imperterriti, rettori e tribuni vari tirano l'acqua al loro mulino. Deprimente.
di Vale