contro mastro ciliegia
A Grillo l'Altrove, a Conte il munus di Cortina
Il fondatore del Movimento starebbe per fondare una nuova religione. L’aria di supercazzola c’è tutta, ma è sempre meglio che prendere sul serio l'Avvocato del popolo
L’abbandono delle spoglie mortali e l’ascesa al Cielo di Papa Benedetto hanno avuto l’indesiderato effetto collaterale di riportare alla memoria, e financo sulle pagine dei giornali, parole che avevamo confinato nell’archivio del ciarpame senza pudore: sono rispuntati i sedevacantisti, i pre-conciliaristi, i QAnonisti intesi come i dementi del Grande Complotto, gli arcanisti delle “vere ragioni della Rinuncia” e così via.
Un tale baraccone che, al confronto, sembra di trovarsi al cospetto di cose normali quando, lasciato l’Emerito, si passa a occuparsi dell’Elevato. E si scopre che Beppe Grillo starebbe per fondare una nuova religione, “la Chiesa dell’Altrove”, ispirata alla “dottrina dell’altrovismo”. L’aria di supercazzola c’è tutta (ma un sedevacantista lo avete mai visto?), del resto l’Annoiato non sa più come liberarsi dei suoi spiritati adepti di un tempo. In ogni caso, è sempre meglio attendere “il primo giorno delle rivelazioni” che saranno diffuse agli “Altrovatar”, che prendere sul serio il Subentrato, Giuseppi. Che della setta di Grillo ha mollato il faticoso “ministerium” ma si è furbescamente tenuto “il munus di Cortina”. E come il Dogui di vanziniana memoria se ne stava lì, a Capodanno, a insegnare ai poveri: “Sole, neve e reddito di cittadinanza, e sei in pole position!”.