LA DIRETTA
Proteste green pass, la situazione nel porto di Trieste e nelle altre città
Oltre 6mila persone radunate all'ingresso, non si registrano disordini e lo scalo triestino "funziona", dice il governatore del Friuli Fedriga. Anche nel resto d'Italia non si segnalano criticità
Sono oltre 6mila le persone radunate all'ingresso dei varchi 1 e 4 del porto di Trieste, secondo il Prefetto della città Valerio Valenti. È questa la situazione che si presenta nello scalo triestino il giorno dell'entrata in vigore del green pass obbligatorio sul posto di lavoro (qui sopra trovate una diretta dal porto gestita dal canale Local Team) . Come noto, i portuali hanno aderito a una mobilitazione a oltranza indetta dalle sigle Fisi e Confasapi contro l'applicazione del certificato verde. E che la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha dichiarato illegittima. Il presidente dell'autorità portuale Zeno D'Agostino aveva sconsigliato lo sciopero e aveva minacciato le dimissioni.
Per ora non si registrano particolari disservizi. Come ha spiegato il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a SkyTg24 "il porto funziona: ovviamente in alcuni passaggi ci saranno difficoltà e ranghi ridotti, ma funziona". Secondo Il Piccolo, quotidiano di Trieste, l'accesso a varchi, che viene gestito dagli stessi portuali, "fino a questo momento è stato consentito ma i camion che arrivano, magari da oltre confine, si scoraggiano per la folla e tornano indietro. Sono tante le persone che continuano ad arrivare". Al momento non risulta ci siano stati particolari momenti di tensione. Il portavoce dei portuali triestini Stefano Puzzer ha detto che la protesta andrà avanti "fino a quando il green pass non sarà eliminato". "La mobilitazione del porto di Trieste si è rivelata molto inferiore a quella paventata", ha detto il segretario della Filt Cgil del Friuli Venezia Giulia Valentino Lorelli.
A Genova un gruppo no pass cerca di bloccare un varco del porto
Un centinaio di persone si sono radunate all'imbocco del varco Etiopia, al porto di Genova, per protestare contro l'applicazione del green pass obbligatorio. La coda dei tir in attesa è andata man mano diminuendo perché i camionisti sono riusciti ad accedere dagli altri varchi rimasti aperti. Anche al terminal Psa di Voltri è stata indetta una mobilitazione. Anche qui non risultano situazioni di disagio o scontri tra manifestanti e chi si sta recando a lavoro. Secondo quanto racconta Il Secolo XIX, alcuni manifestanti avrebbero bloccato il lungomare Canepa in entrambe le direzioni. "Al blocco partecipano più di 200 persone: solo una minoranza sono portuali. Intorno alle 13.30, quando la polizia ha tentato di liberare la strada, la tensione è salita: agenti della Digos hanno identificato alcune persone, che potrebbero essere denunciate per occupazione stradale. Ma il blocco permane: gli attivisti No green pass hanno anche invitato gli automobilisti a scendere dai mezzi e a unirsi alla protesta", riferisce il giornale genovese.
Nessun problema negli altri porti italiani
A Messina, Napoli, Palermo, Livorno. Ma anche in tutti i porti pugliesi. Come anticipato nei giorni scorsi, non si registrano criticità nella generalità degli scali portuali italiani. Nel porto di Gioia Tauro si lavora normalmente e gli assenti causa non possesso di certificato verde sono una sessantina di addetti. Anche ad Ancona ci sono state manifestazioni e sit-in ma pochi disagi.
Le altre proteste anti green pass in giro per l'Italia
Con l'entrata in vigore del certificato verde sui posti di lavoro, si era alzata l'allerta del ministero dell'Interno. Lo stesso Viminale aveva riconosciuto che ci potesse essere un escalation di proteste nelle città italiane. Situazione che preoccupava ancor di più dopo le violenze di sabato scorso a Roma. A Firenze un corteo è stato organizzato in piazza Santa Maria Novella. Al momento è presente circa un migliaio di partecipanti. A Milano l'appuntamento è davanti al Palazzo di Giustizia. Agitazioni sono previste anche nelle università di tutta Italia, dov'è previsto intervengano gli studenti sprovvisti di green pass. A Roma la manifestazione inzialmente prevista a piazza Bocca della verità è stata spostata al Circo Massimo per poter gestire meglio i partecipanti