la manifestazione della cgil
Landini: "La lotta contro tutti i fascismi è una lotta per la democrazia"
Sul palco i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: "Sciogliere subito Forza Nuova". Landini: "Difendiamo la democrazia di tutti". Da Di Maio a Letta, ecco chi c'è in piazza
Sono arrivati da tutta Italia alla manifestazione di oggi a Roma indetta dai sindacati conto "ogni forma di fascismo e violenza", per rispondere all'aggressione squadrista che sabato scorso ha vandalizzato la sede della Cgil. I sindacati parlano di 200 mila persone, arrivate a Roma con circa 800 pullman e 10 treni speciali. In piazza ci sono anche Nicola Zingaretti, che si è unito al corteo della Cgil partito alle 12,30 dall'Esquilino, il segretario del Pd Enrico Letta e il candidato sindaco Roberto Gualtieri, il ministro del Lavoro Andrea Orlando, Paola De Micheli e Pierluigi Bersani. Anche il M5s ha portato la sua solidarietà al sindacato e Giuseppe Conte ha fatto sapere che parteciperà. In piazza anche Luigi di Maio e Paola Taverna.
Non ci saranno invece Lega e Fratelli d'Italia, e neppure Carlo Calenda, che al Foglio ha spiegato ieri la sua contrarierà alla piattaforma della manifestazione pubblicata dalla Fiom.
Quella di oggi, ha spiegato Landini ai cronisti durante il corteo, "è una manifestazione che difende la democrazia di tutti". "L'attacco alla Cgil è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estendere la democrazia nel nostro paese e in Europa", ha detto il segretario a chi gli chiedeva se non fosse una manifestazione escludente. Nell'appello diffuso nei giorni scorsa dalla Fiom, l'invito è quello scendere in piazza contro “le disuguaglianze” e “l’individualismo”, per “estendere il welfare” e “redistribuire l’occupazione”, per una maggiore “progressività del prelievo fiscale” allo scopo di “finanziare la spesa sociale” e, infine, “per ridurre l’età pensionabile”. Non solo antifascismo, insomma.
Dal palco, il segretario della Cisl Luigi Sbarra ha chiesto al governo di sciogliere Forza Nuova e i movimenti neofascisti. "Sono forze eversive che si pongono al di fuori della legge, del contesto democratico e della Costituzione", ha detto, inviando un messaggio di solidarietà anche alla senatrice Liliana Segre, ingiuriata ieri dal palco della manifestazione no green pass di Bologna.
"Questa piazza parla a tutto il paese", ha ribadito poi Landini nel suo intervento dal palco di San Giovanni. "La lotta contro tutti i fascismi è una lotta per la democrazia e per il lavoro", ha detto. "Oggi abbiamo una grande opportunità", ha detto riferendosi al Pnrr, "dobbiamo far sì che si crei lavoro sicuro e stabile". Per tutte le imprese "deve diventare un vincolo e non un costo la sicurezza sul lavoro".
Quella di oggi "è una risposta che parla da sola, che dice che tutta Italia che vuole cambiare questo paese, che vuole chiudere con la violenza politica. Ma anche che vogliamo essere protagonisti del cambiamento economico. Tutto il governo assuma questa sfida e apra una fase di cambiamento sociale del paese".