Il caso
Roma, Ama concede un bonus ai netturbini per non darsi malati
Per accelerare la raccolta dei rifiuti entro Natale, la municipalizzata e i sindacati hanno firmato un nuovo accordo. L'obiettivo? Ridurre l'assenteismo cronico tra i dipendenti. Gualtieri: "È un premio di produttività"
La pulizia di Roma passa anche, nelle intenzioni di Ama, da un bonus affinché i suoi dipendenti la smettano di assentarsi dal lavoro. E' quanto l'azienda municipalizzata dei rifiuti ha sottoscritto con i sindacati, impegnata com'è a cercare di pulire la capitale "entro Natale", rispettando quel che ha promesso il neosindaco Gualtieri nelle scorse settimane. Nonostante adesso il primo cittadino difenda la scelta dicendo che "non esiste alcun bonus per chi non si dà malato, ma un premio di produttività la cui fruizione è siglata dall'aumento della produttività".
Come racconta Repubblica, nell'accordo vengono quindi stanziati 3 milioni di euro proprio per "l'incentivazione all'aumento del tasso di presenza". Facendo i conti vuol dire 360 euro lordi in più a chi avrà garantito la presenza in tutte le giornate lavorative, 260 euro lordi per chi fino al 9 gennaio si sarà assentato massimo tre volte e 200 euro per chi lo avrà fatto per non più di cinque giorni. In pratica un incentivo a svolgere semplicemente il proprio lavoro. Questo perché, solo nei primi mesi del 2021, l'azienda che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti ha registrato tassi di assenteismo che hanno sfiorato il 15 per cento. E pur avendo oltre 7mila dipendenti, ha un organico carente in alcune delle figure maggiormente coinvolte nella raccolta dei rifiuti (come gli autisti dei mezzi aziendali).
Adesso però il nuovo amministratore unico di Ama Angelo Piazza vuole dimostrare che, con l'insediamento della nuova amministrazione comunale, anche Roma possa ambire a diventare una città pulita. E quale miglior modo per iniziare se non premiando i netturbini per fare quello che dovrebbero, avendo già uno stipendio?