trasporti fermi
C'è lo sciopero di Cgil e Uil contro la Manovra. "È sbagliato", dice la Cisl
Disagi in tutta Italia contro la legge di Bilancio del governo Meloni. Landini rivendica imparzialità e scende in piazza mentre il segretario Sbarra è contrario e si tira indietro. Salvini ringrazia chi diserta le manifestazioni
I sindacati scendono oggi in piazza per protestare contro la legge di Bilancio del governo Meloni. In prima fila, Cgil e Uil che hanno una lunga lista di richieste per modificare la manovra: dalla riforma fiscale progressiva - rifiutando la flat tax -, alla tassazione degli extraprofitti, alla decontribuzione al 5 per cento per i salari fino a 35 mila euro, e ancora alla cancellazione della legge Fornero sulle pensioni. Ma la Cisl è contraria: "Lo sciopero è sbagliato", ha dichiarato il segretario generale Luigi Sbarra, difendendo i lati positivi della manovra, aggiungendo che "quando si agita troppo lo sciopero lo si trasforma in un rito che non produce risultati, ma scarica il peso sulle spalle dei lavoratori". Sbarra ha annunciato che il suo sindacato è impegnato per "correggere e migliorare le cose che non vanno" nella legge di Bilancio. Un ringraziamento arriva poi dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che scrive su Twitter: "Grazie al buonsenso di Cisl, Ugl e dei loro iscritti. Non sostenendo uno sciopero immotivato e ideologico contro il governo, non complicheranno la giornata a milioni di lavoratrici e lavoratori. Col dialogo si affrontano e risolvono i problemi, con lo scontro ideologico no".
Ma stamattina, a Radio anch'io, il segretario Maurizio Landini, ha difeso l'indipendenza politica della Cgil: "Abbiamo fatto uno sciopero un anno fa contro il governo Draghi, abbiamo fatto scioperi quando c'erano governi di sinistra, abbiamo contestato il job act", e ha poi proseguito in merito all'esecutivo Meloni: "questo nuovo governo ci ha incontrato una volta, ha detto che voleva discutere con noi ma non l’ha fatto. Al mattino del 7 dicembre avevano già fatto una riunione di maggioranza per decidere i pochi spazi di modifica".
Lo sciopero è quindi proclamato e termina in piazza Madonna Loreto alle 10.00 per la manifestazione finale con Landini.
Intanto, si prevedono disagi in undici regioni (Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio) lungo tutta la penisola per quel che riguarda il trasporto pubblico. Le regioni andranno però divise, in fasce orarie diversificate.
A Roma, il servizio pubblico si ferma dalle 20 alle 24.
A Milano, metro, bus e tram non circoleranno dalle 18 alle 22.
In tutta Italia aderiranno anche taxi (dalle 9 alle 13) e treni (garantiti dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21). Inoltre, i benzinai hanno annunciato una serrata che durerà tutto il giorno.