Alcune immagini del pestaggio a Firenze (Ansa)

Editoriali

Il silenzio di Meloni sul pestaggio degli studenti a Firenze è una sorpresa

Redazione

L'aggressione al liceo classico Michelangiolo non è un caso isolato: ci sarebbe già un precedente lo scorso 9 febbraio. FdI non è chiaramente responsabile di questi atti di violenza politica, ma sono responsabili della loro mancata condanna

Sabato mattina, davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze, alcuni studenti di un collettivo di sinistra hanno subìto un’aggressione. I video del pestaggio, con diversi ragazzi che si accaniscono su un loro coetaneo, hanno avuto un’ampia circolazione e hanno portato al Digos a identificare sei giovani, tre minorenni e tre maggiorenni, denunciati per violenza privata e manifestazione non autorizzata. Si tratta di militanti di Azione studentesca, movimento giovanile legato a Fratelli d’Italia. Non si tratterebbe neppure dell’unico caso, visto che ci sarebbe un precedente risalente al 9 febbraio, quando uno studente dell’istituto Pascoli, sempre di Firenze, si sarebbe scontrato con due membri del movimento studentesco di destra che – a seconda delle versioni – hanno brandito una cintura o hanno preso a cinghiate lo studente. La Digos indaga su entrambi gli episodi per verificare se ci siano dei collegamenti.

 

In ogni caso, ciò che sorprende è il silenzio del governo e di FdI che per il momento non ha condannato l’episiodio ma ha presentato un’interrogazione parlamentare, anche se l’autore, il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, si è già espresso sostenendo che si sia trattato di “una rissa”. Sorprende il silenzio della premier Giorgia Meloni, che anche in Parlamento nei suoi primi discorsi ha espresso simpatia nei confronti dei giovani di sinistra, che la criticano, perché le ricordano la comune passione ed esperienza giovanile di  militanza politica. E sorprende il silenzio di Giovanni Donzelli, il reggente de facto di FdI che racconta di aver subìto da studente il bullismo dei suoi coetanei di sinistra che lo appesero a testa in giù, tenuto per le caviglie, dal terzo piano della facoltà di Scienze politiche a Firenze. Evidentemente FdI non è responsabile di questi atti di violenza politica, ma sono responsabili della loro mancata condanna. Soprattutto ora che il partito è al governo del paese.