(foto Ansa)

editoriali

Allontanate i sociologi da Primavalle

Redazione

L’omicidio, la storia e la differenza tra una cronaca nera seria e una morbosa

L’assassinio di Michelle Maria Causo, la ragazza di Primavalle malmenata e uccisa a coltellate e il cui cadavere è stato poi trasportato in un carrello della spesa, è un episodio grave, orribile. A quanto pare il crimine è connesso alla relazione sentimentale della ragazza con un suo coetaneo, un diciassettenne dello Sri Lanka, fermato dalla Polizia. Le indagini cercheranno di precisare le circostanze e le responsabilità che sono comunque personali. Il carattere della vicenda ha suscitato orrore e interesse, com’è ovvio e giusto, ma ha anche spinto qualche commentatore a generalizzazioni azzardate. Pensare che l’omicidio sia il segnale di una degenerazione morale di un’intera generazione è palesemente assurdo, come ritenere che una relazione, presunta, con un ragazzo di origini straniere possa portare a ipotizzare una qualche tara etnica o razziale. Visto che ancora non si sa quasi nulla sulle circostanze reali dell’omicidio, viene naturale riflettere sui pochi dati noti, l’età della vittima e del sospettato, l’ambiente sociale in cui è maturato il crimine, le “relazioni sociali con gli stranieri”.

 

E’ naturale ma non per questo è meno sbagliato. Non solo l’apparato giudiziario, che sicuramente lo farà, ma anche i commentatori dovrebbero concentrare l’attenzione sui fatti, non sui caratteri generali delle persone implicate. Il modo giusto per esprimere il dolore e il cordoglio verso la vittima è rispettare le sue scelte e la sua capacità di gestire la sua vita come persona, non come esponente di una collettività anagrafica o di qualsiasi altro genere. E’ stata uccisa una persona. E per renderle giustizia bisogna identificare le circostanze specifiche del crimine, senza suggestioni e generalizzazioni in cui si annulla la personalità individuale, che è invece quella che è stata distrutta dall’assassino e che merita tutta l’attenzione e il rispetto anche dai commentatori. La linea sottile tra una cronaca nera seria e una morbosa passa anche da qui: dalla volontà di occuparsi dei fatti senza scadere nella sociologia morbosa.

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