Editoriali
Buon Ferragosto malmostosi e populisti del turismo
Stupidaggini sugli scontrini e lamentele sui troppi flussi. Invece di tifare contro "l'overturism" è necessario migliorare le offerte
La stupidaggine dell’estate – in un circolo vizioso che va dal turista populista e culturalmente poco attrezzato alle pagine e siti dei giornali, colpevoli anche di più per istigazione alla stupidità generale – è quella degli scontrini “esagerati”, “scandalosi”, “ladri”. Con relativa gogna e con un perverso effetto di riflesso: il sospetto, che ormai è diventato certezza nella banalizzazione sociale, che il turismo sia un male. Una cosa da combattere e da cui difendersi. Ma basta poco, un po’ di buon senso, per capire che le cose stanno diversamente. Certo, esiste quello che da tempo è definito “overturism”, il turismo di massa insostenibile. Ma anziché bollarlo come tale – e fare il tifo per scaricarlo con un pizzico di colonialismo sugli altri paesi, gli ultimi arrivati del turismo low cost e all inclusive – sarebbe il caso di migliorare le offerte. Ad esempio premiando un turismo meno frettoloso, con proposte adeguate. A Milano, a Firenze e Roma i flussi di turisti crescono, e questo non può essere liquidato soltanto come un “disagio”.
E’ anche un fattore di crescita economica. E culturale: non sappiamo se il ministro Sangiuliano abbia poi organizzato il famoso pranzo di lavoro con i direttori dei musei, ma sappiamo che tutti i principali musei in questi giorni saranno aperti e fruibili. Ci si può lamentare del “turismo mordi e fuggi”, ma trattarlo con snobismo (“vengono solo per TikTok”) significa poco e non risolve nulla. Migliorare le offerte, creare pacchetti, aumentare servizi e concorrenza (vero taxi?, vero balneari?) può permettere di creare un turismo più ordinato, meno invasivo e anche più redditizio. Non è un caso che la diminuzione delle presenze si registri dove un’industria miope punta solo sull’aumento delle tariffe. Ma, per il momento, il Ferragosto del turismo italiano va bene, città d’arte e spiagge piene. Nonostante i malmostosi e i populisti dello scontrino.