le immagini dal corteo

Il Circo Massimo si riempie contro la violenza sulle donne. Arriva Schlein, ma anche le bandiere palestinesi

In migliaia al corteo organizzato da Non una di meno. In piazza anche slogan contro il governo e Israele. Manifestazioni in tutta Italia

Redazione

In migliaia si sono riuniti al Circo Massimo per la manifestazione promossa dal collettivo Non Una di Meno nella Giornata contro la violenza sulle donne, in occasione della quale sono previste manifestazioni in tutta Italia. Tra la folla anche la segretaria del Pd Elly Schlein e il segretario della Cgil Maurizio Landini, una delegazione del M5s e diversi personaggi dello spettacolo, da Paola Cortellesi a Fiorella Mannoia, da Malika Ayane a Ferzan Ozpetec. Il corteo arriverà per le strade di Roma fino a piazza San Giovanni. 

In una piazza molto piena e per questo popolata da gruppi diversi, oltre agli slogan contro la violenza e i femminicidi – più di 100 dall'inizio dell'anno – non mancano cori contro il governo Meloni, accusato di fare poco o nulla per contrastare la cultura maschilista e patriarcale. Come da previsioni non mancano neppure i riferimenti al conflitto israelo-palestinese con un chiaro sostegno alla popolazione di Gaza: dalle bandiere della Palestina al coro "siamo tutte palestinesi".

Le organizzatrici di Non una di meno hanno mandato un messaggio di solidarietà "alle donne israeliane che sono state aggredite e stuprate", ma in un punto stampa prima dell'inizio del corteo hanno spiegato la loro posizione contro Israele: "Abbiamo citato la Palestina perché è in atto una feroce aggressione alle civili e ai civili. È in atto un'occupazione da anni. E che Israele sia uno Stato di occupazione lo definisce l'Onu. La Guerra è l'espressione più alta del patriarcato. Dove lo stupro viene usato per il controllo. E questo è stato certamente fatto da Hamas, ma anche da altri eserciti. Come il nostro in Somalia".

Per Elly Schlein, arrivata al Circo Massimo con un nastro fucsia sul giaccone, la manifestazione "è un segnale importante che il paese chiede di fare un passo avanti contro la violenza di genere. La repressione non basta, bisogna insistere sulla prevenzione per sradicare la cultura patriarcale". La segretaria del Pd spiega di aver scelto di partecipare "per contrastare l'idea violenta di possesso sulla vita e il corpo delle donne" e "per fare la nostra parte come ogni giorno".

 

Di più su questi argomenti: