editoriali
Le belle parole del vescovo di Padova al funerale di Giulia Cecchettin
“L’amore non è un sentimento buonista”, ha detto monsignor Claudio Cipolla. Un'omelia da tenere a mente
Del funerale di Giulia Cecchettin sarà ricordata l’ampia partecipazione, le commosse parole del padre così duramente colpito, ma si dovrebbe tenere memoria anche dall’omelia pronunciata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla. Rivolgendosi ai giovani, il prelato ha detto: “Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità!”. Non era facile trovare, in un momento di così intenso dolore e anche di rabbia giustificata, lo spazio per ricordare che l’unico vero antidoto alla violenza e alla sopraffazione è l’amore. Non ha parlato di un amore da soap opera, ha sottolineato che “L’amore non è un generico sentimento buonista… Non si sottrae alla verità, non sfugge la fatica di conoscere ed educare se stessi. È empatia che genera solidarietà, accordo di anime e corpi nutrito di idealità comuni, compassione che nell’ascolto dell’altro trova la via per spezzare l’autoreferenzialità e il narcisismo”.
È proprio nel nesso inscindibile tra libertà e amore la chiave di interpretazione più difficile ma più proficua della tragedia che si è consumata invece in un sentimento che non riconosceva le sue basi necessarie nella libertà. Il vescovo è consapevole che non sia affatto semplice stabilire e mantenere saldo quel nesso vitale: “Se cerchiamo germogli di speranza e di amore avvertiamo tutti la fatica di questo lavoro interiore. La nostra fragilità, ha detto, rende corto il respiro della speranza e precaria la tenuta dei nostri amori”.
La fatica del lavoro interiore che costruisce l’amore sul rispetto e sulla libertà è un tema che dovrebbe essere approfondito, per liberare il sentimento da semplificazioni che poi si traducono in mistificazioni che possono trascendere in un improprio senso di possesso, che è il contrario speculare del riconoscimento della base di libertà che può rendere vero l’amore. Trovare la strada per liberare il sentimento da incrostazioni e deviazioni che possono renderlo tossico è la vera sfida interiore e il vescovo di Padova ha trovato il modo per sottolineare questo che è e resta il vero problema da affrontare.