editoriali
“Free Gaza from Hamas”. Un cartello manda in tilt le piazze filo palestinesi
Quelle quattro parole dovrebbe essere la politica non solo dell’Idf e dell’Onu, ma anche delle piazze occidentali che hanno a cuore i palestinesi
"Free Gaza from Hamas”. E il corteo pro Palestina va in tilt. Il venticinquenne Mihael si affaccia dalla finestra, tenendo in mano un cartello, in cui chiede la liberazione di Gaza dalla morsa del terrorismo islamico. Dovrebbe essere la politica dell’Onu, che invece in questi anni scopriamo non solo ha sdoganato il regime islamista di Hamas, ma ha anche consentito che numerosi suoi dipendenti dell’Unrwa partecipassero al 7 ottobre.
“Free Gaza from Israel” l’abbiamo già provata e non è finita bene. Dall’enclave palestinese l’ultimo israeliano se ne è andato nell’agosto 2005, ponendo fine a quarant’anni di occupazione, lasciando Gaza al golpe di Hamas contro l’Anp, al lancio di migliaia di missili su Israele e al 7 ottobre. I coloni israeliani lasciarono sul posto serre, case e attività economiche per un milioni di dollari. I palestinesi di Gaza erano liberi di andare e venire, di condurre libere elezioni, di importare materiali da costruzione e per altre attività economiche per erigere una vitale entità palestinese a beneficio dei suoi abitanti. Donatori europei inviavano denaro e altre risorse sperando che venissero usati per creare posti di lavoro, scuole, ospedali e altre infrastrutture necessarie. Parlamentari europei iniziarono a fare la spola con Gaza. Per la propria sicurezza, Israele mantenne il controllo sul proprio confine con la Striscia di Gaza con posti di blocco e recinzioni di sicurezza, come avrebbe fatto qualsiasi altro paese, ma aprì la frontiera ai palestinesi di Gaza che venivano a lavorare in Israele.
Con “Free Gaza from Hamas” potrebbe finire meglio. E dovrebbe essere la politica non solo dell’Idf e dell’Onu, ma anche delle piazze occidentali che hanno a cuore i palestinesi. Il cartello di Mihail fa il paio con gli slogan contro Hamas a Gaza soffocati dagli ascari dei terroristi che hanno sparato ai palestinesi che non volevano fare da scudi umani e dai loro utili idioti occidentali che vorrebbero cancellare Israele non dal Giordano al Mediterraneo, ma dal Mar Nero al Nilo.