Il video

Il Comitato Vele dopo il crollo a Scampia: "Resteremo in università fino a quando non avremo risposte concrete"

Omero Benfenati: "Da 40 anni denunciamo inagibilità delle Vele". Circa 800 le persone che abitano nel palazzo, per 500 di loro si sta cercando una soluzione abitativa. C'è la terza vittima del crollo

Redazione

"Non vogliamo andare in scuole o palestre, già veniamo da una condizione di disagio e sappiamo come vanno a finire certe cose. Resteremo in università fino a quando non avremo risposte concrete. Sono circa 40 anni che denunciamo l'inagibilità delle Vele", dice Omero Benfenati del Comitato Vele di Scampia, a Napoli. Ieri nel crollo del ballatoio alla Vela Celeste, la struttura al terzo piano che serve a collegare i vari livelli dell'edificio, un uomo di 28 anni è morto sul colpo, una donna di 35 durante il trasporto in ospedale. Oggi, in tarda mattinata, è morta un'altra persona: si tratta di Patrizia Della Ragione, 53 anni, la madre di Roberto Abbruzzo, l'uomo morto sul colpo. Sono ancora sette i bambini feriti (due in gravi condizioni). Alcuni residenti del palazzo hanno occupato l'Università Federico II, che si trova vicino alle Vele, per protesta ma anche per trovare riparo dal caldo delle tende allestite all’esterno e sotto il sole dalla Protezione civile.
 

Nell'edificio abitano circa 800 persone (300 i minori). Dopo i controlli sulla stabilità della struttura, martedì sono state fatte rientrare circa 300 persone in 66 alloggi. Il prefetto di Napoli Michele Di Bari ha detto che "sono state individuate 17 strutture che accoglieranno un totale di circa 300 persone. Per gli altri 200 si sta verificando la disponibilità di altre strutture".
 


"Fatemi salire, prendo le cose del bambino e torno giù". Così una madre della Vela Celeste chiede a un addetto dell'Asl di entrare nell'edificio evacuato. La sua attesa prosegue insieme a quella di altri abitanti dell'edificio dove finora solo alcune persone sono potute entrare per recuperare cani o gatti. Una folla di abitanti dell'edificio è seduta sotto un enorme tendone della Protezione Civile montata davanti alla Vela in una giornata di caldo record a Napoli.
 

La Croce Rossa Italiana, attraverso i Comitati CRI di Napoli, Napoli Nord, Maddaloni e Vairano, su richiesta della prefettura e del dipartimento regionale della Protezione Civile, sta fornendo da ieri supporto alla popolazione con 15 volontari, tra cui una squadra SEP (Servizio Psicosociale), e 3 mezzi impiegati per affiancare la macchina dei soccorsi e fornire generi di prima necessità, in particolare a bambine e bambini.
 

Di più su questi argomenti: