In trentino
L'orsa Kj1 è stata uccisa. La polemica tra Pichetto Fratin e Fugatti
L'esemplare che aveva ferito un turista francese era stato dichiarato "pericoloso" dall'Ispra e il governatore della provincia autonoma di Trento ne aveva disposto l'abbattimento, eseguito dai forestali. "La soluzione è la sterilizzazione", dice il ministro dell'Ambiente
L'orsa Kj1 è stata abbattuta. Lo ha annunciato il governo della provincia autonoma di Trento in una nota, dove si legge che l'esemplare è stato ucciso dal Corpo forestale nella zona di Padaro di Arco, localizzato grazie al radiocollare che indossava. L'animale lo scorso 16 luglio ha aggredito e ferito un turista francese di 43 anni a Dro, una località sempre in provincia di Trento. Lunedì il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, della Lega, ha emanato il decreto di abbattimento, che è stato appunto firmato questa mattina.
Quest'ultima ordinanza arriva dopo altre due promulgate nelle scorse settimane, ma bocciate dal Tar: quella di lunedì è stata approvata in quanto si rifà a una legge regionale del 2018 che consente l'abbattimento di otto esemplari all'anno, solo dopo aver ricevuto un parere favorevole da parte dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L'orsa aveva 22 anni, e nel corso della sua vita ha avuto numerosi cuccioli, gli ultimi sono tre esemplari con i quali ultimamente è stata avvistata camminare nei boschi.
"Oggi – si legge nella nota – è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti (...). Kj1 era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l'orsa (classificata ad 'alto rischio') al più presto. L'animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l'uomo. L'ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista".
Le interazioni di cui parla la nota sono contenute nello stesso rapporto Ispra e risalgono al 19 giugno 2017, al 6 giugno 2018, al 23 agosto 2022, all'11 giugno 2023, al 13 luglio 2023, al 12 luglio 2024 e al 16 luglio 2024. L'istituto, scrive l'Ansa, ha quindi classificato l'animale al più alto grado di pericolosità. L'Istituto nel parere riferisce anche che "non esistono altre soluzioni possibili oltre alla rimozione dell'esemplare dall'ambiente, che andrebbe attuata in tempi più rapidi possibile". E, sempre secondo Ispra, "nel 2024 è stato rimosso tramite abbattimento solo un individuo maschio giovane, M90, pertanto l'eventuale rimozione di Kj1 rientra nel numero di prelievi di individui indicati come accettabili" dal rapporto redatto nel 2023, dove in virtù sempre della stessa legge regionale, viene fissato un tetto di otto orsi che possono essere abbattuti ogni anno.
Sulla questione è intervenuto il ministro per l'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che non condivide però la decisione del governatore trentino: "L'ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema. Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a una incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'orso in Trentino, compiuta 25 anni fa", scrive. "Certamente – continua il ministro – una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando insieme a Ispra. Ma questa misura, se non accompagnata da un'opera di corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni concordate con le amministrazioni, rischierà di essere insufficiente. Sicuramente come ministro dell'Ambiente ribadisco con forza che la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto", conclude la nota.