Nubifragi sul nord Italia. Esonda il Seveso a Milano, un disperso in Piemonte

Da ieri sera piogge intense e inondazioni su Piemonte, Liguria e Lombardia. Crolli, allagamenti e diversi interventi dei vigili del fuoco. Allagata piazza San Marco a Venezia

Redazione

Il maltempo, iniziato dalla serata di ieri con piogge intense e inondazioni, ha provocato diversi danni nel nord Italia, soprattutto in Piemonte, Liguria e Lombardia. Anche gran parte del centro Italia, Campania, Puglia e Basilicata, sono in allerta gialla.

     

Piemonte e Val d'Aosta

I vigili del fuoco sono al lavoro dalle 4 con decine di interventi a Torino, in Val di Susa e in Val Chisone, dove si registrano una serie di allagamenti. A Mattie, poco più di 700 metri di altitudine, è esondato il rio Gerardo nella frazione Giordani ed è crollato il ponte superiore in paese, travolto da un masso: secondo le prime informazioni, sono isolate venti persone in borgata Combe (visibile nelle immagini in apertura di questo articolo, assieme a territori vicini). Il rio è tracimato anche a Bussoleno, paese a circa 450 metri di quota, interrompendo la statale 24 e isolando la borgata Santa Petronilla, con trenta persone. In Val Chisone i violenti temporali che si susseguono hanno trasformato in fiumi alcune strade a Perosa Argentina, portando anche detriti sulla provinciale 166, e a Villar Perosa.

Un uomo che stava lavorando col trattore è stato travolto a Feletto (Torino) dalla piena del torrente Orco. Il disperso ha 58 anni e sono in corso le ricerche da parte dei vigili del fuoco. Dalla riva del torrente, a cui arriva una strada sterrata adesso troncata dall'acqua, è visibile una ruota del mezzo, ribaltato nel greto, tra le acque fangose.

   

 

Torna a fare paura anche la cascata di Noasca, in valle dell'Orco nel Canavese, (sempre nelle immagini qui sopra) dopo l'alluvione lampo del 29 giugno scorso.

  

In Val d'Aosta, l'amministrazione comunale di Cogne invita "residenti e ospiti a evitare l'utilizzo delle macchine all'interno del comune e di mantenersi a debita distanza dai corsi d'acqua". Le forti piogge infatti stanno innalzando i livelli dei torrenti. Una colata di detriti ha imposto la chiusura della strada comunale per Valnontey mentre non si può transitare lungo la comunale per Lillaz per pericolo frana.

   

Milano e Lombardia

Meteo avverso in tutta la Lombardia e disagi e strade allagate in tutta Milano, a causa del maltempo con piogge violente accompagnate da vento forte. È la prima volta, dopo un'estate caldissima, che una perturbazione arriva con aria di origine polare dal Nord Atlantico: lo scontro tra differenti masse d'aria e tutto il calore accumulato nel Mediterraneo causano lo sviluppo di nubifragi, raffiche di downburst, temporali con conseguente crollo termico di almeno 6-8 gradi. Su Milano i temporali sono iniziati nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 settembre. La Protezione Civile del comune aveva diramato l'allerta arancione per rischio idrogeologico e gialla per rischio idraulico. Su Milano ovest sono caduti 100 millimetri di acqua, in centro e in periferia sud 60 millimetri, a Lambrate e a periferia nord 45 millimetri.

 

  

Strade chiuse e allagamenti. Le piogge hanno portato all’innalzamento del livello dei fiumi Lambro, Olona e Seveso, che scorrono sotto e attorno alla città. In particolare, il Lambro "ha superato quota 2.60 in via Feltre", ha spiegato sui social l'assessore alla Sicurezza del comune Marco Granelli. Per questo sono state evacuate le comunità Ceas ed Exodus, che si trovano nel parco. È allagato il quartiere orientale di Ponte Lambro "perché il fiume è salito oltre 2.40 e quindi è entrato in fognatura rigurgitando nel quartiere, e nel cortile delle case popolari". Intorno alle 14.30, il Seveso è esondato dopo aver riempito le vasche di laminazione, i bacini che dovrebbero raccogliere l’acqua in eccesso del fiume. 

   

 

L'emittente milanese Radio Popolare è stata costretta a sospendere le trasmissioni per la prima volta nella sua storia, cominciata nel 1976. L'acqua è entrata in alcuni locali della radio, in via Ollearo, allagata anche a causa di un tombino che si è otturato. 

 

       

Il tempo migliorerà il 6 settembre, sia a Milano sia sul resto della Lombardia

    

Liguria

Anche in Liguria ci sono stati forti temporali, che hanno interessato soprattutto le province di Savona e Imperia: diversi corsi d’acqua sono esondati, e ad Albenga la ferrovia è ferma perché il vento ha abbattuto la linea elettrica che sta sopra i treni. A Genova il vento, con raffiche superiori ai 100 chilometri orari, ha portato alla caduta di rami e alberi sulle strade.

 

Venezia

A Venezia si è rivista l'acqua alta che, dopo un allarme che dava una massima a 105 centimetri sul medio mare, si è invece fermata a 99 centimetri alle 13.30. Tanto è bastato, comunque, per riproporre Piazza San Marco invasa dall'acqua, per la gioia di curiosi e turisti e il disagio di negozianti e residenti. Vista la quota prevista, non è stato attivato il sistema Mose, che viene alzato a partire dai 110 centimetri, e così sono tornate a suonare le sirene d'allarme, evento che non accadeva da tempo, per informare i cittadini, ai quali comunque viene inviato un sms quando il fenomeno può interessare i piani terra. Vista la stagione, proprio alcune sirene non erano in funzione perché sotto manutenzione, così come non erano presenti le passerelle in legno che, secondo regolamento, saranno a disposizione dal 15 settembre.

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