Scienza
Il Nobel per la Chimica va a David Baker, Demis Hassabis e John M. Jumper per le scoperte sulle proteine
Gli studiosi sono stati premiati "per la progettazione computazionale delle proteine" e "per la previsione della struttura proteica" per mezzo dell'Intelligenza artificiale. Domani 10 ottobre sarà il turno della Letteratura, il 14 invece dell'Economia
La Royal Swedish Academy of Sciences ha assegnato il Premio Nobel 2024 per la Chimica al professore dell'Università di Washington David Baker "per la progettazione computazionale delle proteine" e a Demis Hassabis, ceo di Google DeepMind, e John M. Jumper, ricercatore senior della stessa azienda, "per la previsione della struttura proteica".
L'americano David Baker è riuscito nell'impresa quasi impossibile di costruire tipi di proteine completamente nuovi. Demis Hassabis, americano anche lui, e John Jumper, di nazionalità britannica, hanno invece sviluppato un modello di intelligenza artificiale per risolvere un problema vecchio di 50 anni: prevedere le strutture complesse delle proteine. Queste scoperte hanno un potenziale enorme.
Le proteine sono generalmente costituite da 20 diversi aminoacidi, che possono essere descritti come gli elementi costitutivi della vita. Nel 2003, David Baker riuscì a utilizzare questi blocchi per progettare una nuova proteina diversa da qualsiasi altra. Da allora, il suo gruppo di ricerca ha prodotto diverse creazioni proteiche fantasiose, comprese proteine che possono essere utilizzate come prodotti farmaceutici, vaccini, nanomateriali e minuscoli sensori.
Nel 2020, Demis Hassabis e John Jumper hanno presentato un modello di intelligenza artificiale chiamato AlphaFold2. Con il suo aiuto, sono riusciti a prevedere la struttura di quasi tutti i 200 milioni di proteine identificate dai ricercatori. Dalla loro scoperta, AlphaFold2 è stato utilizzato da più di due milioni di persone provenienti da 190 paesi. Tra una miriade di applicazioni scientifiche, i ricercatori possono ora comprendere meglio la resistenza agli antibiotici e creare immagini di enzimi in grado di decomporre la plastica.
L'Intelligenza artificiale ha avuto un ruolo da protagonista sia nella premiazione di oggi che in quella di ieri: il Nobel per la Fisica, in coppia con John Hopfield, è andato infatti a Geoffrey Hinton, uno dei precursori dell'Ia.