Sparatoria e ostaggi in un bar della capitale del Bangladesh. Le notizie del giorno, in breve
“La Brexit avrà conseguenze sull'economia italiana". L’esito del referendum con cui la Gran Bretagna ha deciso di uscire l’Unione europea farà sì che il pil italiano crescerà solo dello 0,8 per cento nel 2016 e del 0,6 per cento il prossimo anno. Sono previste ricadute anche anche sul fronte occupazionale, dove la stima è di 81 mila posti di lavoro in meno. Scenario fosco, prevede il Centro Studi Confindustria, anche nel caso in cui al referendum costituzionale italiano prevalesse il no: “Caos politico, nuove elezioni e ulteriore turbolenza e incertezza sulla governabilità politica del paese”.
“Il referendum è una questione di governabilità e di stabilità, che permette una stagione di riforme economiche”, ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
Cala la disoccupazione. Secondo l’Istat, a maggio il tasso di disoccupazione è sceso all’11,5 per cento. In aumento gli occupati: 299 mila posti di lavoro in più in un anno.
“Il Jobs Act sta creando lavoro stabile #avantitutta”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
“Con la Lega al governo, fuori dall’euro”. “In Europa o stai dentro o stai fuori e con la Lega al governo si uscirebbe dall’euro, anche senza referendum”, ha detto Matteo Salvini, al Festival del Lavoro.
Ergastolo per Massimo Bossetti. Per la Corte d’assise di Bergamo è stato Bossetti ad assassinare, nel 2010, Yara Gambirasio.
Il Papa ha ricevuto Virginia Raggi. “E’ andata bene, abbiamo parlato, è una persona di un’umanità profonda”, ha detto il Sindaco di Roma al termine dell’udienza con il Pontefice.
Premio Ischia al giornalista Can Dündar. Sarà consegnato sabato il Premio internazionale di giornalismo per i diritti umani a Can Dündar, direttore del giornale turco di opposizione Cumhuriyet, condannato a 5 anni e 10 mesi di reclusione per “rivelazioni dei segreti di stato”.
Borsa di Milano. FtseMib +1,29 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 135 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,11 sul dollaro.
Sparatorie e ostaggi nella capitale del Bangladesh. Un commando armato ha attaccato venerdì sera in una bakery gestita da stranieri nel quartiere di Gulshan a Dacca, vicino alla zona diplomatica frequentata dagli occidentali, a poche centinaia di metri dall’ambasciata italiana in Bangladesh. Nello scontro tra gli uomini armati e la polizia si sono sentite esplosioni, poi gli aggressori si sono asserragliati nel ristorante, dove hanno preso decine di ostaggi, tra cui una ventina di stranieri. Nel momento in cui questo giornale va in stampa, non sono ancora chiare le motivazioni dell’attacco. I testimoni oculari hanno detto di aver sentito gli aggressori urlare “Allah Akbar”. La Farnesina non esclude la presenza di alcuni italiani tra gli ostaggi. La scorsa settimana per la morte di Cesare Tavella a Dacca, il cooperante italiano il cui omicidio nel 2015 è stato rivendicato dall’Isis, sono stati arrestate sette persone. Da mesi il Bangladesh è luogo di omicidi e aggressioni da parte di islamisti nei confronti di “infedeli” e stranieri. Il governo di Dacca ha sempre negato la presenza di Isis sul territorio bengalese.
Nuovi attacchi terroristici in Cisgiordania. La città di Hebron e i villaggi circostanti sono stati chiusi dalle forze armate israeliane mentre si cerca l’assassino di Michael Mark, rabbino e padre di dieci figli, ucciso da una raffica di proiettili mentre viaggiava in macchina con sua moglie e due figli, tutti feriti. Giovedì una ragazza di 13 anni era stata assassinata nel suo letto.
Londra rivede al ribasso le previsioni. Il cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha annunciato che a causa dell’impatto negativo della Brexit non sarà possibile raggiungere l’avanzo di bilancio entro il 2020 come promesso.
Da ripetere il ballottaggio presidenziale austriaco per scorrettezze procedurali. Lo ha deciso la Corte costituzionale di Vienna.
Lynch sulle mail di Clinton. Il procuratore generale americano ha detto che accetterà i risultati dell’indagine sulle email di Hillary Clinton anche se queste dovessero portare a un’incriminazione.