Theresa May

Renzi, le banche e Theresa May prossimo primo ministro britannico. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo lunedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

Renzi: "Sulle banche l'intesa con la Ue è a portata di mano". A giudizio del presidente del Consiglio, “il problema delle banche nell’Unione europea non sonogli istituti italiani. Io sono molto più preoccupato dei derivati delle banche di altri paesi che non dei debiti incagliati delle nostre. Il problema del credito è un problema che riguarda l’approccio da seguire”, ha aggiunto Renzi.
 

“Le soluzioni si possono trovare, ma  nell’ambito delle regole. A ogni modo, quella dei crediti deteriorati nelle banche italiane non è una crisi acuta”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.

 



“Lo spacchettamento non sta in piedi”, ha detto Matteo Renzi confermando la sua contrarietà all’ipotesi di moltiplicare i quesiti referendari relativi alla riforma costituzionale. Il voto, ha aggiunto il premier, “si terrà ragionevolmente a ottobre”, ma non è esclusa l’opzione del 6 novembre.

 



Resta in carcere a Fermo Amedeo Mancini, il trentanovenne che ha causato la morte del nigeriano Emmanuel Chtidi Nnamdi. Per il gip, “è altamente probabile che, se messo in libertà, gli si ripresenterà l’occasione di molestare e/o aggredire altri soggetti extracomunitari”.

 



Cala la produzione industriale. Secondo l’Istat, a maggio la produzione industriale ha registrato una diminuzione dello 0,6 per cento, su base mensile e su base annua.

 



Iniziato l’esame del ricorso di Berlusconi  presentato alla Corte europea dei diritti umani contro l’applicazione al suo caso della Legge Severino.

 



Borsa di Milano. FtseMib +1,21 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 137. L’euro chiude in lieve rialzo a 1,10 sul dollaro.

 

 

 

DAL MONDO

 

Theresa May sarà il prossimo primo ministro britannico. L’attuale ministro dell’Interno prenderà il posto di David Cameron mercoledì dopo che il ritiro anticipato di Andrea Leadsom alla corsa per la leadership del Partito conservatore l’ha lasciata vincitrice indiscussa. Nel suo primo discorso dopo la nomina, May ha ribadito che “Brexit means Brexit”, e che proseguirà il processo di uscita del Regno Unito dall’Ue trasformandolo in un “successo”.

 



Cessate il fuoco unilaterale in Sud Sudan.  Il presidente Salva Kiir ha dichiarato unilateralmente la fine degli scontri che hanno colpito la capitale Juba negli ultimi giorni, dove da poco era terminata una devastante guerra civile tra Kiir e il vicepresidente Riek Machar.

 



Più truppe americane in Iraq. Il segretario alla Difesa Ashton Carter ha annunciato ieri a Baghdad l’invio di altri 560 soldati per aiutare l’esercito iracheno a riconquistare Mosul dallo Stato islamico.

 



Droni israeliani in Sinai. Secondo indiscrezioni giornalistiche pubblicate ieri, negli ultimi anni Gerusalemme ha compiuto attacchi mirati contro il terrorismo nella penisola “con la benedizione dell’Egitto”.

 



Record Wall Street, su le Borse. Il listino americano S&P 500 ha superato quota 2,137 e toccato ieri un nuovo massimo storico a 2,139 punti. Sulla scia americana hanno ottenuto buoni rialzi tutte le Borse europee.

Nintendo è salita fino al 25 per cento ieri alla Borsa di Tokyo e ha aggiunto 9 miliardi di dollari al suo valore di mercato grazie all’entusiasmo per il successo di una nuova app del brand Pokemon.

 



Si è ritirato Tim Duncan, giocatore di basket Nba dei San Antonio Spurs. E’ stato uno dei migliori cestisti della storia dello sport.