Il caso Capua finisce al Csm. Evviva
Dopo il proscioglimento di Ilaria Capua, il Comitato di presidenza del Csm ha autorizzato l’apertura di una pratica sul procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e sugli altri magistrati della stessa procura che hanno condotto l’inchiesta sulla virologa. Il fascicolo è stato aperto su richiesta del consigliere laico in quota Forza Italia Pierantonio Zanettin, al fine di “valutare se sussistano profili di incompatibilità, sotto il profilo dell’appannamento dell’immagine di terzietà e imparzialità” dei magistrati.
La ricercatrice e deputata di Scelta civica, la prima ad aver isolato il virus HSN1 dell’influenza aviaria, venne coinvolta nell’inchiesta della procura di Roma per una presunta cessione illecita di virus ad aziende farmaceutiche con accuse gravissime: ricettazione, somministrazione di medicinali in modo pericoloso, corruzione, zoonosi ed epidemia, reato punibile con l’ergastolo. Dopo circa 10 anni dall’inizio delle indagini, tra cui due di violenta campagna stampa partita da una copertina dell’Espresso, la Capua è stata prosciolta con una sentenza del gup di Verona perché il fatto non sussiste. L’inchiesta era piena di intercettazioni ma vuota di prove e riscontri oggettivi. Molto probabilmente non succederà nulla, ma è almeno positivo che al Csm ci sia qualcuno che voglia capire come tutto ciò sia stato possibile.
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