La lenta crescita del pil e Hillary Clinton che si ferma fino a venerdì. Le notizie del giorno, in breve
Per Padoan, saranno riviste al ribasso le previsioni di crescita. Il ministro dell’Economia ha ammesso che l’andamento del Pil italiano è buono, ma non quanto avrebbe sperato. Da qui la necessità di rivedere le stime che verranno pubblicate il mese prossimo. Padoan ha spiegato che il governo proseguirà con le riforme e avrà come obiettivo il taglio delle imposte. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha confermato quanto detto dal ministro dell’Economia, promettendo maggiori sforzi.
John Phillips contro il No al referendum. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips, si è schierato apertamente nel dibattito sul referendum costituzionale. Il rappresentante di Washington ha notato come una vittoria del No porterebbe a “un passo indietro per attrarre investimenti stranieri in Italia”. L’intervento del diplomatico ha causato proteste da tutti i sostenitori del No. “Un’ingerenza inaccettabile”, ha dichiarato il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta.
L’agenzia di rating Fitch ha affermato che la sconfitta del referendum sarebbe “uno shock negativo per l’economia e il merito di credito italiano”
Di Maio paragona Renzi a Pinochet. Il vicepresidente della Camera del Movimento 5 Stelle ha criticato il presidente del Consiglio e le sue politiche in un post sul suo profilo Facebook. In riferimento al referendum costituzionale, ha paragonato la personalizzazione fatta da Renzi con il plebiscito voluto da Augusto Pinochet nel 1988. Di Maio ha scritto che il generale golpista governava in Venezuela, anziché in Cile, per poi correggere il testo.
Morto lo scrittore Ermanno Rea. L’autore e giornalista napoletano si è spento a Roma all’età di 89 anni.
Sospesa la chiusura di Portovesme. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha chiesto ad Alcoa di ritardare l’arresto degli impianti del Sulcis di 12-18 mesi per trovare un nuovo acquirente.
Borsa di Milano. FtseMib -1,74 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 125 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,12 sul dollaro.
Hillary Clinton riprenderà la campagna venerdì prossimo. La candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti è intervenuta alla trasmissione della Cnn “Anderson Cooper 360°” per parlare del suo malore di domenica. Clinton ha spiegato che le era stata diagnosticata una polmonite venerdì, ma di non aver seguito il consiglio dei medici di riposarsi. Dopo essersi sentita male al memoriale dell’11 settembre, l’ex segretario di stato ha deciso di evitare impegni per i prossimi giorni e di pubblicare altri dati medici come ha già promesso di fare il suo rivale repubblicano Donald Trump.
Arrestati tre terroristi in Germania. Tre immigrati siriani sono stati detenuti martedì mattina dalla polizia tedesca perchè sospettati di legami con l’Isis. Il ministro dell’Interno, Thomas de Maizière, ha spiegato che gli inquirenti ritengano possibile un loro collegamento con il gruppo responsabile degli attentati di Parigi. Le forze dell’ordine tedesche hanno spiegato che i tre non avrebbero avuto progetti specifici per attentati, e li hanno arrestati per motivi precauzionali. De Maizière li ha definiti “una cellula dormiente”.
Siria e Israele si scontrano al confine. le forze armate del regime di Damasco hanno annunciato di aver abbattuto un drone militare israeliano sul loro territorio. Gerusalemme ha smentito l’abbattimento, ma confermato il fuoco della contraerea. Sulle alture del Golan dei colpi di mortaio hanno raggiunto le postazioni israeliane, che hanno risposto con l’artiglieria.
L’ex presidente israeliano, Shimon Peres, è stato ricoverato per un ictus.
Bombardiari americani in Corea. L’aviazione americana ha fatto eseguire una dimostrazione di forza da bombardieri supersonici B1 a 120 chilometri dalla Zona demilitarizzata che divide la penisola coreana. Il volo degli aerei americani è avvenuto come reazione al quinto test nucleare della Corea del nord.
Scontro tra Lussemburgo e Ungheria. Il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, ha chiesto la sospensione e se necessario l’espulsione dell’Ungheria dall’Unione europea per il suo atteggiamento nei confronti dei migranti.