Renzi: "La ripresa non la fa il governo, ma gli italiani che lavorano"
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei prossimi decenni ci saranno nel mondo più di un miliardo di fumatori, circa lo stesso numero di quelli attuali. Tuttavia, oggi, grazie alla tecnologia e alla scienza è possibile cambiare le loro prospettive di salute e di qualità di vita. I prodotti senza combustione, tra cui le sigarette elettroniche e quelli a base di tabacco riscaldato, stanno già rivoluzionando il mercato. Philip Morris International ha inaugurato venerdì 23 settembre, alla presenza del premier Matteo Renzi, il nuovo stabilimento produttivo nel Comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna. "La ripresa non la fa il governo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, “la fanno le donne e gli uomini che anziché lamentarsi e piangersi addosso si tirano su maniche e ci credono”. E ha aggiunto: “Naturalmente tutto ciò richiede una cornice di investimenti, di lotta alla burocrazia, di semplificazione, di riduzione delle tasse che è quello a cui il governo deve provvedere, ma la ripresa , il fatto che si passa dal meno al più, è un fatto oggettivo, rilevante per il nostro Paese".
Il nuovo polo è il frutto di un investimento dell’azienda internazionale di circa 500 milioni di euro. Attualmente sono impiegate oltre 300 persone ma si pensa di occuparne il doppio quando lo stabilimento entrerà a pieno regime: sarà il primo al mondo adibito alla produzione su larga scala di HeatSticks, le ricariche di tabacco per i prodotti a potenziale rischio ridotto, cioè senza combustione, che l’azienda sta già commercializzando. “E’ un cambio di paradigma nella nostra industria.”, ha detto il Ceo di Philip Morris International, André Calantzopoulo. “La nostra ambizione è quella di guidare un cambiamento su larga scala per convincere tutti i fumatori adulti a sostituire le sigarette con prodotti senza combustione, in modo da ridurre significativamente i rischi” ha aggiunto. PMI sta investendo da oltre un decennio in un portafoglio di prodotti con il potenziale di rappresentare un’alternativa a rischio ridotto rispetto al fumo di sigaretta. Philip Morris International, e le sue affiliate hanno voluto inoltre sostenere le attività presenti e future della Croce Rossa italiana con un contributo di 500mila euro, cui si aggiungono circa 40mila euro, frutto della donazione dei suoi dipendenti. L’ammontare di tutti i fondi raccolti servirà per progetti permanenti destinati al territorio colpito dal sisma, ideati con meccanismi partecipativi con i comuni e le popolazioni.