Ma Roma non era pulita? La versione di Grillo smascherata dai rifiuti
Nel gioco a scarica barile tra Campidoglio, Ama e sindacati, a farne le spese è il barile: cassonetti che strabordano, rifiuti ingombranti abbandonati in strada e così ritorna la solita "emergenza rifiuti" a Roma. Dai Parioli fino ad Acilia, centro o periferia non fa differenza. Tra Twitter e Facebook la mondezza è trending topic: l’hashtag #romapulita una miniera di segnalazioni.
“15 giorni in strada”, scrive Giuseppe sopra la foto di un materasso depositato accanto ai bidoni della differenziata.
15°GIORNO IN STRADA
— Giuseppe Equus (@equuscavallo) 9 ottobre 2016
La colpa è di chi butta ma anche di chi dopo 15 giorni non pulisce@amaromacapitale @vittoriozucconi #romapulita #muraro pic.twitter.com/65l3HfMSXt
Stessa situazioni nel VII municipio, con tanto di foto denuncia di Michéle.
#RomaPulita #municipioVII il materasso è arrivato nella notte, il resto sta lì già da qualche giorno. che fàmo? pic.twitter.com/5enqjE0iMe
— Michèle Ménard (@michele_menard) 1 ottobre 2016
Sacchetti dappertutto a via Acaia e spazzatura in terra anche nella centralissima via del Corso.
Via del Corso, mercoledì mattina, 10.15 #romapulita pic.twitter.com/oHKLFCPqVO
— Alessandro Obino (@obigno77) 28 settembre 2016
A rilanciare di nuovo l’allerta anche il Codacons, l'associazione dei consumatori, che ha fotografato il degrado sui marciapiedi nella turistica via Savoia, a pochi passi dalla Galleria Borghese e dal museo d’arte contemporanea della Capitale. “L’atteso cambiamento promesso dal M5s finora non si è visto, e ci chiediamo cosa facciano l’Ama e il Comune di fronte all’immagine del centro sommerso dai rifiuti”, denuncia il presidente Carlo Rienzi. Ama risponde con una pulizia straordinaria di via Savoia ma rimpalla le responsabilità sui sindacati. A causa delle assemblee previste fino a lunedì 17, infatti, “potrebbero verificarsi temporanei ritardi nello svolgimento delle operazioni di igiene urbana su tutto il territorio”. Ma è una partita di giro, perché Natale Di Cola, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio Rifiuti, rimpalla subito sul comune: Ama è "un'azienda paralizzata e senza guida da mesi. Con i mezzi fermi e gli impianti di nuovo vicini alla soglia di guardia, con le trattative impantanate e senza un progetto, sostenere che la città è sporca a causa delle assemblee dei lavoratori è un modo per disinformare i cittadini. Per Roma e per Ama serve un vertice aziendale”.
“Ora Roma è pulita”, annunciava Beppe Grillo, alla soglia della deadline, fissata per il 20 agosto da Ama e ribadita più volte dalla sindaca Raggi, per risolvere la precedente emergenza rifiuti. Allora il ferragosto – con i romani in vacanza – aveva dato una mano. Nemmeno due mesi dopo la situazione è tornata critica, ancor più per la chiusura temporanea dell’impianto di compostaggio di Maccarese per “lavori di manutenzione”. E l’amministrazione capitolina continua a scaricarsi il barile senza sapere come svuotarlo.