L'incontro tra Obama e Renzi e la battaglia di Mosul. Le notizie del giorno, in breve
“Il sì al referendum aiuterà l’italia”, ha detto Barack Obama al termine dell’incontro alla Casa Bianca con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il premier, ha aggiunto Obama, “sta facendo le riforme, a volte incontra resistenze e inerzie ma l’economia ha mostrato segni di crescita, anche se ha ancora tanta strada da fare”. Renzi, ha chiosato il presidente americano, “deve restare in politica” a prescindere dall’esito della consultazione referendaria del 4 dicembre.
“Non ci sarà nessun cataclisma se vincerà il No”, ha detto Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa al termine del vertice bilaterale con Barack Obama.
“Questa è una manovra equilibrata”, ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, commentando il contenuto del documento programmatico di bilancio. “Il punto forte di questa manovra è che continua a sostenere la crescita, continuando il consolidamento della finanza pubblica, dando risorse per le imprese ma anche per il sociale”, ha chiosato Padoan.
“Quello dell’Italia è un caso complicato e difficile, ma c’è la volontà di mantenere aperto il dialogo e di trovare un accordo”, hanno riferito fonti della Commissione europea all’agenzia Ansa.
Berlusconi ribadisce il No al referendum. “Con la vittoria del Sì ci sarà un solo uomo al comando”, ha detto il presidente di Forza Italia in un’intervista al Tg5. “Diciamo No perché dopo il No sia possibile approvare, tutti insieme, una riforma vera”.
Meno assunzioni a tempo indeterminato nel periodo gennaio-agosto 2016 secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Inps, che stima un calo del 32,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In forte aumento i licenziamenti per giusta causa: +28,3 per cento.
Borsa di Milano. FtseMib +2,02 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 140 punti. L’euro chiude in calo a 1,09 sul dollaro.
La battaglia per Mosul potrebbe durare “settimane, forse mesi”. Lo ha detto il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, mentre martedì, nel secondo giorno di combattimenti, aumentavano le tensioni tra i componenti dell’alleanza anti Isis, con i peshmerga curdi che consolidavano la loro avanzata accusando l’esercito iracheno di inazione.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto martedì che la Turchia si prepara a essere “sul campo” nella battaglia di Mosul, anche se non ha specificato che tipo di azione intenda intraprendere.
Sospesi i bombardamenti su Aleppo. Lo ha annunciato martedì mattina il ministro della Difesa russo, anticipando così la “tregua umanitaria” prevista per otto ore nella giornata di giovedì. Il Cremlino ha definito la sospensione anticipata delle violenze come un “atto di buona volontà”.
Il Quartetto di Normandia torna a riunirsi. Si terrà oggi a Berlino il vertice sulla crisi ucraina. Oltre alla cancelliera tedesca Angela Merkel, ci saranno il presidente francese François Hollande, quello ucraino Petro Poroshenko e Vladimir Putin. “Non bisogna aspettarsi nessuna sorpresa dalla riunione”, ha detto Merkel.
I talebani e il governo afghano avrebbero ripreso dei colloqui segreti a Doha, in Qatar. Lo scrive il Guardian, citando fonti del governo di Kabul.
Il presidente filippino in visita in Cina. Duterte è arrivato martedì a Pechino, accompagnato da 400 uomini d’affari. “E’ meglio parlare che fare la guerra, di amicizia e di cooperazione”, ha detto alla vigilia dell’incontro con il presidente cinese Xi Jinping.
“Trump la smetta di frignare”, ha detto martedì Barack Obama riferendosi alle accuse avanzate dal candidato repubblicano sulla possibilità che le elezioni siano truccate.