Il piano industriale di Mps e le accuse dell'Iran alla Turchia. Le notizie del giorno, in breve
Renzi minaccia il veto in Europa sulla questione dei migranti. “Sui migranti abbiamo affrontato una situazione inedita per colpa di errori commessi in passato”, ha spiegato Renzi, riferendosi alle scelte dei governi Berlusconi, Monti e Letta riguardo la Libia e la cooperazione europea. Il presidente del Consiglio ha avvertito che l’Italia non può sostenere gli attuali flussi: “Abbiamo tempo sei mesi al massimo”. Renzi ha chiesto collaborazione al livello europeo, dicendosi pronto a porre il veto sul bilancio in caso contrario.
Arrivata la lettera dell’Ue. Il ministro dell’Economia, Per Carlo Padoan, ha detto che fornirà le spiegazioni necessarie, ma che “la manovra non si cambia”. Secondo Padoan, le rilevazioni che ha avanzato la Commissione riguardano le spese su migranti e il terremoto del centro Italia.
Rinviata la proposta del M5s sul taglio delle remunerazioni dei parlamentari. Nonostante il parere contrario di Movimento 5 stelle e Forza Italia, la Camera ha rimandato in Commissione il disegno di legge. “Il Pd ha votato per affossare la nostra proposta”, ha osservato Beppe Grillo.
Niente profughi a Goro. La protesta degli abitanti del comune del ferrarese ha convinto il prefetto, Mario Morcone, a dirottare i migranti su altre strutture della provincia. “L’Italia che conosco io si fa in quattro per accogliere”, ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Presentato il piano industriale di Mps. Previsti un aumento di capitale di 5 miliardi di euro, un utile di 1,1 miliardi entro il 2019 con la cessione di 27,6 miliardi di crediti in sofferenza, la chiusura di 500 filiali e 2.600 esuberi. In Borsa, il titolo di Monte dei Paschi ha perso il 14,99 per cento nella giornata di martedì.
Borsa di Milano. FtseMib -0,44 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 141 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,08 sul dollaro.
A novembre l’ultimo incontro di Obama con i leader europei. Nel suo ultimo viaggio all’estero come presidente degli Stati Uniti, Barack Obama si recherà a Berlino il 17 e il 18 novembre prossimi. E’ previsto un incontro con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, François Hollande, il primo ministro britannico, Theresa May, e il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi. Al vertice verranno discusse le crisi in corso in Siria e in Ucraina.
L’Iran accusa la Turchia di aver violato la sovranità irachena, schierando truppe e aerei da guerra nella lotta contro l’Isis. “Tutte le nazioni dovrebbero osservare le decisioni del governo iracheno”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qassemi. La Turchia ha replicato dicendosi pronta a ricorrere a “tutte le sue risorse”, incluse le forze di terra, per combattere i terroristi.
Le forze speciali irachene sono giunte martedì a due chilometri da Mosul, respingendo i jihadisti.
Draghi difende il Qe. Il presidente della Banca centrale europea ha ribadito che gli interventi straordinari di politica monetaria hanno aiutato “le entrate dei risparmiatori”. Secondo Draghi, i governi dell’Ue dovrebbero attuare “riforme strutturali che invertano la tendenza al declino della produttività”.
Approvato l’ampliamento di Heatrow da parte del governo britannico, nonostante la contrarietà del ministro degli Esteri, Boris Johnson. Il progetto dovrà essere confermato dal Parlamento.
Patteggiamento per Volkswagen nel caso dieselgate. Il giudice federale di San Francisco, Charles Breyer, ha accettato la proposta dell’azienda tedesca di risarcire gli automobilisti con 14,7 miliardi di dollari. L’accordo non mette fine al procedimento penale correlato.
Duterte in Giappone. Il presidente delle Filippine ha iniziato martedì una visita ufficiale di tre giorni nel paese. Sono previsti incontri con il primo ministro, Shinzo Abe, e con l’imperatore Akihito.