La terra trema in centro Italia. Due nuove scosse di terremoto
[articolo aggiornato alle 23,11] Alle 19.11 è stata registrata la prima scossa di terremoto di magnitudo 5.4 – a una profondità di 10 chilometri, quindi molto in superficie, il che ne ha amplificato la percezione –, con epicentro nei dintorni di Castelsantangelo sul Nera, tra Terni e Perugia, al confine tra Marche e Umbria sui Monti Sibillini. Alle ore 21.18 un nuovo forte sisma di magnitudo 5,9 ha nuvamente colpito le stesse zone. L'epicentro è stato rilevato a Ussita, a meno di 6 km in linea d'aria da Castelsantangelo sul Nera. Lo ha reso noto la Protezione civile.
Diversi sono stati i crolli nel norcino. A Ussita molte abitazioni hanno subito danni, "alcune di queste ingenti", ha detto il sindaco del paese. Uno scenario che accomuna anche Castelsantangelo sul Nera, Visso e Pescia, i tre paesi maggiormente colpiti. Almeno tre chiese sono collassate, tra queste quella di San Salvatore a Campi di Norcia e il campanile di Camerino, dove è stata danneggiata anche l'Università. Molte sono le strade che sono state chiuse al traffico.
Entrambi i terremoti sono stati percepiti in tutto il centro Italia.
"Le scosse di terremoto rientrano, purtroppo, in una dinamica possibile quando si verificano fenomeni come quello che ha avuto il suo momento di più tragico impatto lo scorso 24 agosto", ha dichiarato all'Agi Paolo Messina, direttore dell'Igag-Cnr (Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche). Siamo ancora a pochi minuti dai fatti e quindi restano da definire con notizie più precise l'epicentro e la profondità dell'ipocentro. Un'ipotesi, se verranno confermate le prime informazioni, è che si tratti dell'attivazione di una nuova faglia, probabilmente legata verso Nord a quella che ha generato la scossa dello scorso agosto"
"Ci sono crolli, ma di edifici già lesionati. Stiamo facendo un giro per il territorio, non dovrebbero esserci stati feriti. Certo si risveglia la paura, pesa questa nuova scossa", ha detto all'Ansa il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi dopo il primo sisma. Al momento, riferiscono i vigili del fuoco, risultano irraggiungibili le linee telefoniche nella zona di Amatrice e Accumoli. "Abbiamo sentito forti rumori di crolli in lontananza, nella zona rossa. Forse gli edifici lesionati sono venuti giù", ha affermato di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci.