Padoan contro l'immobilismo europeo e il costo della Brexit. Le notizie del giorno, in breve
Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
DALL'ITALIA
Renzi non guiderà un governo di scopo se perde il referendum. “Io non posso essere quello che si mette d’accordo con gli altri partiti per fare un governo di scopo o un governicchio”, ha detto il presidente del Consiglio, intervistato da Rtl 102.5. Renzi ha ammesso che in ogni caso la legge elettorale “sarà cambiata” dopo il voto del 4 dicembre e si è detto disponibile a un “confronto civile” sia con Silvio Berlusconi sia con Beppe Grillo, in quanto “sono i leader dei due principali partiti d’opposizione”.
“Ci penserà Mattarella” a designare un governo se vince il No al referendum costituzionale. Lo ha detto l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Polemica sulle parole di De Luca nei confronti del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi. “Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla”, ha detto il presidente della regione Campania in un fuori onda su “Matrix”, criticato da tutte le forze politiche. Il presidente del Pd, Matteo Orfini, e il presidente del Senato, Piero Grasso hanno chiesto a De Luca di scusarsi, ma lui ha negato l’intenzione di offendere: “Ho il massimo rispetto per Rosy Bindi”.
Padoan contro l’immobilismo europeo. “La fiscal stance più espansiva è un’ottima idea”, ha detto il ministro dell’Economia al convegno “How to Govern Europe”. “L’immobilismo è impossibile, oltre che pericoloso”, ha aggiunto Padoan, spiegando che la crescita economica in Europa sia ancora “troppo bassa” anche per via dell’incertezza politica collegata “alle elezioni che si svolgeranno in diversi paesi”.
Astensione italiana sul bilancio Ue. Per la prima volta l’Italia non ha votato a favore del bilancio europeo che è stato approvato ieri mattina . “Siamo pronti ad arrivare al veto” nel prossimo bilancio, ha detto il presidente del Consiglio, nel caso non ci fosse “una corrispondenza di impegni e di obblighi” per tutti i paesi.
Presentato l’emendamento sul terremoto. Il governo ha inviato alla commissione Bilancio del Senato l’emendamento al decreto sugli interventi nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016. Tra le misure, interventi per garantire il funzionamento del sistema scolastico, fondi per le ricostruzioni dei beni pubblici e privati e un piano per far votare il 4 dicembre i cittadini che non possono raggiungere il proprio seggio elettorale.
Cosentino condannato a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica nell’ambito del processo Eco4 dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Gli avvocati dell’ex sottosegretario si sono detti “non convinti dalla sentenza”.
Convocato il Consiglio di difesa. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per giovedì 24 novembre il consiglio supremo di difesa al Quirinale. L’ordine del giorno sarà incentrato sulle crisi internazionali in atto e sulla linea che l’Italia dovrà seguire.
Borsa di Milano. FtseMib -0,03 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 181 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,06 sul dollaro.
DAL MONDO
Ultimo vertice tra Barack Obama e Angela Merkel a Berlino. “Non sarà possibile chiudere il negoziato sul Ttip” per ora, ha detto la cancelliera tedesca in conferenza stampa con il presidente degli Stati Uniti. Merkel si è detta pronta a “costruire buone relazioni” con Donald Trump. “Non avrei potuto chiedere un partner più saldo e affidabile” ha detto Obama, confermando di essere ottimista “sul futuro dell’America e sulla direzione in cui sta andando il mondo”.
Il direttore dell’intelligence nazionale degli Stati Uniti, James Clapper, ha rassegnato le dimissioni in vista del cambio di Amministrazione.
Brexit costerà 100 miliardi. Secondo il Financial Times la previsione autunnale di bilancio del Regno Unito, che sarà presentata la settimana prossima dal governo, conterrà una stima di un aumento del debito pubblico di 100 miliardi di sterline. Nell’anno prossimo, il rallentamento della crescita economica e il calo degli investimenti impediranno al governo di raggiungere gli obiettivi macroeconomici previsti dal Budget del 2016.
Il Parlamento europeo sta valutando una richiesta di danni per 173 mila euro contro il Partito indipendentista britannico Ukip per l’uso improprio di fondi comunitari. Lo riporta il Guardian.
La Turchia verso il presidenzialismo. Il ministro per le Politiche forestali, Veysel Erdoglu, ha detto ieri che il modello della riforma “sono gli Stati Uniti”, ma con “due vicepresidenti” e conferendo al capo dello Stato poteri paragonabili ai suoi omologhi “in Russia e Francia”. Secondo Erdoglu, la carica di primo ministro sarebbe abolita.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando al Parlamento del Pakistan ha accusato l’occidente di essere “al fianco dell’Isis”.
L’Arabia Saudita ammonisce Trump. “Gli Stati Uniti beneficiano più di chiunque altro del libero commercio globale” ha detto il ministro saudita dell’Energia, Khalid al-Falih, che è anche presidente della compagnia petrolifera Aramco. Il ministro ha auspicato che il presidente eletto non darà seguito alle sue proposte di “combattere i cartelli energetici”, visto che “l’energia è la linfa vitale dell’economia globale”.
Nuovi bombardamenti russi in Siria. L’aviazione di Mosca ha attaccato le posizioni dei ribelli con aerei decollati dalle basi in Siria, dalla portaerei Kuznetsov e da basi in Russia, dopo un volo di 11 mila chilometri. Gli attacchi, con il supporto delle forze di Damasco, hanno causato quasi un centinaio di vittime.
Al Sisi concede la grazia a 82 detenuti, per lo più studenti universitari imprigionati in via cautelare per vari reati. Secondo la stampa egiziana, il presidente sta valutando la possibilità di estendere il provvedimento ad altri prigionieri.
La Fed alzerà i tassi “entro breve”. “Se l’economia continuerà a mostrare progressi, un rialzo dei tassi è ragionevole” ha detto il presidente della Federal reserve, Janet Yellen, che ha anche confermato la sua intenzione di rimanere al suo posto fino allo scadere del mandato.