Il rapporto della banca d'Italia e i tagli di Volkswagen. Le notizie del giorno, in breve
Tutto quello che è successo venerdì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA
Renzi farà una “verifica politica” se il No vince al referendum. “Io penso che questo referendum possa segnare davvero il cambiamento. Questo governo è nato per cambiare e per fare le riforme istituzionali”, ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa per i mille giorni del suo esecutivo. Renzi ha invitato a diffidare dei sondaggi, “visto che nel 2016 in nessuna consultazione sono stati azzeccati”.
De Luca respinge le richieste di scuse avanzate da tutte le forze poltiche e dal presidente del Consiglio per le parole pronunciate su Rosy Bindi. Secondo il presidente della regione Campania, le polemiche “hanno fatto guadagnare al Sì qualche centinaio di migliaio di voti”.
Beppe Grillo chiede la sospensione degli appartenenti al Movimento 5 stelle che sono indagati a Palermo per la vicenda delle firme false. In un post sul suo blog, Grillo ha scritto che la misura è necessaria per “tutelare l’immagine” del partito.
Parisi lancia un nuovo movimento. “Energie per l’Italia, un movimento alternativo a Renzi e alla sinistra” ha detto l’ex ad di Fastweb. Il nuovo movimento “non sarà in competizione con i partiti di centrodestra”, ha spiegato Parisi.
Bonino chiede di superare la Bossi-Fini. “Una nuova legge statale sull’immigrazione è necessaria” ha detto l’ex ministro degli Esteri, Emma Bonino, che ha auspicato anche che la legge sull’immigrazione “bloccata al Senato” venga approvata entro breve.
La Banca d’Italia prevede volatilità sul mercato azionario italiano in vista del referendum del 4 dicembre. Secondo il rapporto della Banca centrale, la redditività dei titoli “continua a risentire della debolezza del settore bancari”.
Cala la spesa per ricerca e sviluppo. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, per il 2016 è prevista una contrazione dell’1,4 per cento nelle istituzioni pubbliche rispetto al 2015.
Borsa di Milano. FtseMib -1,75 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 181 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,05 sul dollaro.
DAL MONDO
Trump Annuncia le prime nomine del gabinetto. Il presidente eletto ha annunciato che intende nominare il senatore dell’Alabama, Jeff Sessions, come Procuratore generale, il deputato del Kansas, Mike Pompeo come direttore della Cia e il generale in pensione Michael Flynn come Consigliere nazionale alla sicurezza. “Sono convinto che il presidente eletto Trump sia un leader di cui mi posso fidare”, ha detto giovedì sera il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, primo capo di un governo straniero a incontrare il nuovo presidente.
Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, ha “sottolineato l’importanza dell’alleanza” in una telefonata con Donald Trump.
Obama saluta i leader europei. Il presidente uscente degli Stati Uniti ha tenuto il suo ultimo vertice informale con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, François Hollande, il primo ministro britannico, Theresa May, il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi e il capo del governo spagnolo, Mariano Rajoy. I leader hanno confermato la volontà di mantenere le sanzioni alla Russia per la crisi ucraina.
Draghi apre al prolungamento del Qe. “La ripresa dell’Eurozona dipende ancora dalla continuazione del sostegno monetario”, ha detto il presidente della Bce. Draghi ha detto che le misure monetarie eccezionali continueranno “per assicurare una sostenuta convergenza dell’inflazione a livelli inferiori, ma vicini al 2 per cento”.
Il ministro dell’Economia tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha escluso per i paesi europei “deviazioni” dalle direttive di spesa pubblica previste dal patto di Stabilità.
La Turchia chiede ai curdi di ritirarsi. “Le milizie Ypg devono ripiegare in un modo o nell''altro dalla città di Manbij” ha detto il premier turco, Binali Yildirim, aggiungendo che la Turchia “asupica che gli Stati Uniti” facciano pressioni perché i ribelli curdi e siriani rimangano sulla sponda est dell’Eufrate.
Volkswagen taglierà 30 mila posti di lavoro, di cui 23 mila in Germania entro il 2020. Il gruppo automobilistico mira a risparmi per 3,7 miliardi di euro da investire in auto elettriche per recuperare dallo scandalo delle emissioni truccate.
Politicamente corretto e panettone
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