Tutti contro lo studente-imprenditore di Moncalieri premiato dalla Fondazione Einaudi
Il 17enne che vendeva snack e bibite all'istituto Pininfarina è stato premiato con una borsa di studio per "lo spirito di iniziativa". Compagni di classe e politica però si schierano contro
Gli studenti dell'itis Pininfarina di Moncalieri boicottano il compagno diventato celebre per la redditizia vendita abusiva di snack e bibite a scuola. La fondazione Luigi Einaudi di Roma, “la cui mission è la diffusione e la valorizzazione del pensiero liberale”, ha deciso di premiare il diciassettenne per il “suo spirito di iniziativa”, in quanto “la sua attività non è da perseguire ma da promuovere”. L'assegnazione della borsa di studio - avvenuta oggi - non è andata giù a circa 500 dei 1700 studenti dell'istituto. Stamani non sono entrati a scuola e hanno manifestato esponendo cartelli e striscioni dai toni inequivocabili: “Al Pinin non vince il dieci ma gli evasori”, “borse di studio anche per noi”, “cervelli in fuga, venditori di snack abusivi da Nobel”, “solo in Italia si premia l'illegalità e la furberia”.
“È un premio immeritato: un illecito in una scuola non è un motivo serio per dare una borsa di studio”, dicono i ragazzi, assicurando che non ce l'hanno con il loro compagno ma con la fondazione Einaudi. L'assessore all'Istruzione della regione Piemonte, Gianna Pentenero, in una nota definisce “comprensibile” lo “sconcerto tra i suoi compagni”: “Credo sia sbagliato far passare il messaggio secondo il quale non rispettare le regole viene letto come un'innovativa capacità imprenditoriale. Punizioni o, al contrario, riconoscimenti finiscono per essere fini a se stessi se non aiutano il giovane a distinguere tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Con la premiazione il rischio è che l'unico insegnamento per il ragazzo è che chi è più furbo avrà sempre la strada spianata”, chiarisce l'assessore.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio