Bomba a Firenze, contributo regionale all'agente ferito: tutti a favore tranne l'estrema sinistra
Il Consiglio regionale della Toscana coprirà le spese mediche dell'artificiere Mario Vece, che ha perso un occhio e ha avuto amputata la mano sinistra. Ma Sì - Toscana a Sinistra si astiene perché la vicenda è "nebbiosa"
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza una mozione per garantire “copertura delle spese mediche e post-operatorie” a Mario Vece, artificiere della polizia rimasto ferito nel tentativo di disinnescare un pacco bomba a Firenze nel giorno di Capodanno. L'agente ha perso un occhio e ha avuto amputata la mano sinistra. L'atto di Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia e di Enrico Cantone del M5s ha ricevuto il voto a favore di tutti i gruppi a eccezione di Sì – Toscana a sinistra, che si è astenuto. Per l'esponente di Sì Paolo Sarti la vicenda dell'artificiere è “nebbiosa”: “Vece ha subito una condanna per aver commesso un reato gravissimo, quello di aver picchiato quattro ragazzini all'uscita da una discoteca, e avere anche, oltre a usare violenza, falsificato il verbale”, spiega Sarti, secondo cui, dunque, l'agente “non avrebbe dovuto essere più in servizio nelle forze dell'ordine”. Da qui la decisione di astenersi.
Di parere opposto Manuel Vescovi della Lega Nord, secondo cui “si tratta di un aiuto dato a un poliziotto ferito nell'esercizio delle sue funzioni”, dunque “non è giusto negarlo dando valutazioni sul suo passato”. Nello scorso settembre il Consiglio regionale aveva approvato un emendamento per un contributo “puntuale e biennale” a favore del carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito in servizio, e di Gianmichele Gangale, accoltellato durante una rapina.
Giovanni Donzelli di Fdi ha motivato la richiesta di estendere il contributo anche a Vece “perché è importante che la regione Toscana sia presente a fronte di un atto così grave, a prescindere dal livello di assistenza sanitaria garantita”. Cantone del M5s, co-firmatario dell'atto, gli fa eco: “È importante dare un segnale forte e tutto l'appoggio possibile alle forze dell'ordine perché possano lavorare con dignità”. Anche per Leonardo Marras del Pd “non si tratta di un premio alla persona, ma solo di un aiuto, come a Giangrande e a Gangale, per sostenere spese mediche e di riabilitazione”.
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