Hotel travolto da una slavina: tre vittime e decine di dispersi
Completamente distrutto l'albergo Rigopiano, i soccorritori continuano a scavare tra le macerie rallentati dalla neve. Juncker: "Pronti ad aiutare l'Italia in questo momento di difficoltà". Si indaga per omicidio colposo
[articolo aggiornato alle 16,55] Ottantadue scosse di terremoto nella notte, mentre la neve continuava a cadere sulle colline dell’Abruzzo. Le condizioni climatiche rallentano i soccorsi alle zone colpite dal sisma di ieri, rendendo difficoltosi soprattutto quelli sopra gli 800 metri di quota.
La località Rigopiano è situata a 1.200 metri sulle pendici pescaresi del massiccio del Gran Sasso e ieri una slavina, probabilmente causata dal terremoto e dall'enorme quantità di neve caduta tra mercoledì e giovedì, è scesa verso l’altipiano investendo l’Hotel Rigopiano. Nell'albergo si trovavano 34 persone tra cui dei bambini: 22 gli ospiti registrati, 8 i membri del personale, e 4 "in visita". Al momento i dispersi sarebbero circa una trentina. Tre i cadaveri estratti dalle macerie (il corpo di una quarta vittima sarebbe stato individuato ma non ancora recuperato), mentre due persone sono state salvate.
"Ci sono molti morti", ha detto Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che sta coordinando le operazioni. I primi soccorritori, che hanno già estratto dalle macerie tre corpi, hanno detto che l’albergo è parzialmente crollato ed è quasi completamente coperto dalla neve che è caduta sino alle prime ore di questa mattina. "Al momento nessun segnale dai dispersi", hanno riferito i vigili del fuoco che sono arrivati sul luogo.
E' stata una grande valanga provocata dal terremoto a distruggere l'hotel, afferma all'Agi Antonio Piersanti, sismologo dell'Ingv. "Ancora non sappiamo bene cosa è successo perché l'hotel è stato raggiunto dai soccorritori da poche ore - dichiara Piersanti - ma se la struttura dell'hotel si è spostata di alcuni metri, questo potrebbe indicare che insieme al movimento nevoso ci sia stato anche un movimento del terreno".
"Continua in questi minuti il lavoro del Soccorso Alpino. I nostri tecnici sono giunti questa notte, sci ai piedi, sul luogo dell'incidente. Lo scenario di intervento è particolarmente delicato, la neve si mischia alle macerie e ai detriti trasportati dalla valanga''. Così in un post su Facebook il Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) fa il punto sui soccorsi.
I soccorsi sono partiti immediatamente, ma solo alle 4,40 sono riusciti a raggiungere la località. Le squadre di soccorso hanno dovuto percorrere diversi chilometri con gli sci. Al momento due persone sono state messe in salvo, dicono i soccorritori, che stanno continuando a lavorare per salvarne le altre venticinque rimaste intrappolate nell’albergo. Al momento non si sa se ci siano feriti o morti.
In tutta la zona le linee telefoniche sono interrotte, così come la maggior parte delle strade che si arrampicano sul massiccio del Gran Sasso.
Intanto è stata aperta un'indagine da parte della Procura di Pescara e l'ipotesi al vaglio del pm di turno, Andrea Papalia, è omicidio colposo.
Nel primo pomeriggio il presidente Jean Claude Juncker ha annunciato che la Commissione europea "è pronta a mobilitare tutti gli strumenti a sua disposizione per aiutare l'Italia in questo momento di difficoltà". L'esecutivo Ue a fine novembre aveva già annunciato un primo esborso di 30 milioni di euro nel quadro del Fondo Ue di solidarietà e ha proposto di finanziare pienamente le operazioni di ricostruzione sotto la copertura dei programmi dei fondi strutturali introducendo il cofinanziamento Ue al 100 per cento per le ricostruzioni legate ai disastri naturali.
generazione ansiosa