A Rigopiano i morti salgono a 25, i dispersi sono 4
Continuano con più rapidità le ricerche di eventuali sopravvissuti. Ieri i funerali delle prime vittime
I vigili del fuoco hanno recuperato altri corpi senza vita e non ancora identificati all'interno della struttura dell'hotel Rigopiano travolta sei giorni fa da una valanga. Il bilancio delle vittime sale così a 25 mentre i dispersi sono quattro. Dalla tarda serata di ieri c'è stata una accelerazione nei recuperi da parte dei Vigili del fuoco e del personale del soccorso alpino. I soccorritori sono oltre 150, suddivisi in squadre di 20-30 e continuano a scavare alimentando la speranza che qualcun altro, oltre agli 11 superstiti trovati finora, possa essere ancora in vita. Le speranze sono riposte nel corpo centrale dell'albergo, dove è possibile che si siano concentrati la maggior parte degli ospiti in attesa che arrivasse lo spazzaneve o comunque in attesa di andare via, mercoledì 18 nel primo pomeriggio.
Intanto il procuratorie aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, ha fatto il punto sulle indagini spiegando che, nelle prime sei autopsie effettuate "le cause dei decessi sono diverse una dalle altre. In alcuni casi sono morti immediate per schiacciamento, in altri c'è concorrenza di cause: schiacciamento, ipotermia e asfissia".
Ieri, in un clima di profonda commozione, si sono svolti nella chiesa di San Nicola Vescovo di Farindola i funerali di Alessandro Giancaterino, il 43enne capo cameriere vittima della valanga. La camera ardente è stata allestita nella sala consiliare comunale. Alessandro era il fratello dell'ex sindaco di Farindola, Massimiliano.
I carabinieri del Comando provinciale di Pescara stanno raccogliendo le testimonianze dei superstiti, ai fini dell'inchiesta avviata dalla procura. Oggi sono stati sentiti per cinque ore Giorgia Galassi e Vincenzo Forti, fidanzati. Deposizioni raccolte dal comandante del Nucleo investigativo dell'Arma a Pescara, maggiore Massimiliano Di Pietro, e dal tenente colonnello dei Carabinieri forestali Annamaria Angelozzi. Dalla Protezione civile fanno intanto sapere che il miglioramento delle condizioni meteo ha consentito di pianificare diversamente le operazioni di volo, organizzando tre missioni diverse: una su Rigopiano, una su Lama dei Peligni, e un ulteriore sopralluogo sulla diga di Campotosto, dove erano già state fatte opportune valutazioni tecniche. E prosegue l'attività svolta con i droni, particolarmente intensa e utile per capire e valutare determinate situazioni nell'area. Compresa la stabilità delle masse nevose nella zona sovrastante l'hotel Rigopiano, tenendola d'occhio anche a tutela di quanti sono impegnati nelle operazioni di ricerca e recupero.
generazione ansiosa